Garrincha, sul Titanic per Manchester City-Napoli
18 ottobre 2017, ore 18:20
Stavamo affondando tutti, noi tifosi azzurri, travolti da un avversario quasi irraggiungibile
Alle 21.00 di ieri sera, il mio divano, davanti alla Tv per Manchester City-Napoli, si stava trasformando nel Titanic. Stavamo affondando tutti, noi tifosi azzurri, travolti da un avversario quasi irraggiungibile. Mi sono trovato aggrappato al bracciolo, sballottato dalle folate offensive di una squadra troppo bella, per essere vera per 90 minuti. Un’ora dopo, infatti, il Titanic si era trasformato in un razzo per la luna. Il Napoli per poco non faceva il miracolo, agguantando un avversario apparso intoccabile poco prima. Seduto in punta, come si fa quando la partita si fa maledettamente seria, partecipavo, urlavo, spingevo, davo indicazioni, manco fossi Sarri con la sua tuta, a bordo campo. Alla fine, non ce l’abbiamo fatta. Ero spossato come se avessi giocato e il divano era tornato a essere solo un divano. Fino alla prossima volta. Guardando la Tv ormai scura e sentendo l’adrenalina scivolare via piano piano, ho capito – ed è sempre come fosse la prima volta – perché amo il calcio.