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Gaza: tre ostaggi israeliani rilasciati a fronte della liberazione di oltre trecento detenuti palestinesi

Gaza: tre ostaggi israeliani rilasciati a fronte della liberazione di oltre trecento detenuti palestinesi

Gaza: tre ostaggi israeliani rilasciati a fronte della liberazione di oltre trecento detenuti palestinesi


Sesta tranche di scambio dei prigionieri tra Hamas e Israele. I rapiti israeliani sottoposti al solito rito che spettacolarizza il momento del rilascio. Hamas ha fatto un 'macabro' dono alla madre di un giovane ancora detenuto a Gaza

Sono stati rilasciati da Hamas tre ostaggi, oggi, nell’ambito dell’accordo di Cessate-il-fuoco siglato a gennaio tra il Gruppo palestinese e Israele. Si tratta del sesto scambio che si perfezionerà con il rilascio di 369 detenuti palestinesi.

IL RILASCIO

I prigionieri, che sono sembrati in condizioni fisiche migliori rispetto a quelli liberati la settimana scorsa, sono Sagui Dekel-Chen, Sasha Troufanov e Iair Horn, tutti con doppia cittadinanza: americana il primo, russa il secondo e argentina l’ultimo. Il rito è sempre lo stesso, dopo un passaggio sul palco -più rapido rispetto agli show delle settimane scorse- i prigionieri sono stati consegnati alla Croce Rossa internazionale. Arriveranno alla base di Re’im, in Israele, dove li attendevano i familiari e le prime cure mediche. Successivamente saranno portati negli ospedali di Sourasky e Sheba nel centro di Israele. Dekel-Chen e Horn erano trattenuti da Hamas, mentre Troufanov dalla Jihad islamica. Durante la 'cerimonia' inscenata per la liberazione, Hamas ha consegnato ai rapiti un 'dono' crudele da portare a Einav Tsengaukar, la madre Matan, ancora prigioniero a Gaza: una clessidra con la scritta 'il tempo stringe'. Hamas, inoltre, avrebbe regalato una moneta d'oro all'ostaggio Sagui Dekel-Chen per la nascita di sua figlia, nata quattro mesi dopo la sua cattura. Lo ha riferito una fonte delle Brigate al-Qassam, l'ala militare di Hamas, ad al-Jazeera.

LO SHOW

Non è mancato, dunque, neanche in questa occasione il processo di spettacolarizzazione di ciò che per i miliziani palestinesi è diventato un momento propagandistico della loro causa. Sul palco montato nella piazza di Khan Yunis, i guerriglieri di Hamas hanno esposto una serie di messaggi tra cui una didascalia in inglese, ebraico e arabo che diceva 'non c'è emigrazione se non verso Gerusalemme', con un riferimento al piano di Trump che prevede un reinsediamento degli abitanti di Gaza. Un'illustrazione, poi, mostrava il leader di Hamas, Yahya Sinwar (ucciso a ottobre), seduto su un divano, da cui osserva la bandiera palestinese sventolare di fronte alla Spianata delle Moschee. Le milizie indossavano uniformi e giubbotti militari dell'Idf portando con sé armi rubate all'esercito israeliano durante il massacro del 7 ottobre. Secondo fonti palestinesi, gli ostaggi sono stati portati al punto di rilascio a bordo di un veicolo rubato dai miliziani durante il massacro. Lo riferisce Ynet

I PALESTINESI RILASCIATI

Tra i detenuti palestinesi che verranno rilasciati oggi anche Ahmed Barghouti. L’uomo sta scontando 13 ergastoli per diversi attacchi terroristici. Lo annuncia l'organizzazione di difesa dei diritti umani Palestinian prisoners club. Barghouti, 48 anni, ha compiuto una serie di attacchi terroristici durante la seconda intifada, in cui hanno perso la vita 12 israeliani. Il Jihadista potrebbe essere esiliato all'estero attraverso l'Egitto. In totale saranno scarcerati oggi 36 terroristi ergastolani. Gli altri 333 detenuti sono stati arrestati a Gaza dopo il 7 ottobre. Ahmed Barghouti era uno stretto collaboratore del capo di Fatah e leader terroristico della seconda intifada, Marwan Barghouti, furono arrestati insieme nel 2002.



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