25 febbraio 2021, ore 18:30 , agg. alle 10:49
Una donna di Genova, molto riservata, scomparsa il 9 dicembre scorso all’età di 96 anni, ha lasciato in beneficenza parte dei suoi averi: 25 milioni di euro
Ha lavorato per tutta la vita come insegnante di lettere, poi è andata in pensione, Marisa Cavanna, una donna genovese dal cuore d’oro che da tempo ha pensato a come destinare i suoi molti averi prima di passare a miglior vita. Una donna riservata per tutta la sua esistenza, ha fatto parlare di se dopo la morte, avvenuta lo scorso 9 dicembre, lasciando in eredità ben 25 milioni di euro, di cui 16 destinati a diversi enti, molti dei quali sparsi sul territorio genovese come gli ospedali Gaslini e Galliera. Al momento c’è ancora grande riservo sui beni della donna anche perché la quantificazione non è ancora conclusa e potrebbe riservare altre sorprese.
Una donna riservata
Chi la conosceva la descrive come una donna estremamente riservata, con molta ritrosia ad apparire, soprattutto nei casi di beneficenza, e sembra che durante la sua lunga vita, è morta lo scorso 9 dicembre a 96 anni, ne abbia fatta molta. Lontana dai giri mondani, persona estremamente religiosa, non si era mai sposata. È morta arrivando molto lucida fin agli ultimi giorni della sua vita, tanto che aveva scritto di proprio pugno il suo necrologio lasciandolo in una busta chiusa, nel quale salutava affettuosamente tutti quelli che la conoscevano e mandando un ricordo commosso a tutti i suoi ex allievi, definiti “la gioia di una vita”.
Il testamento
Il testamento però era già pronto dal 2012 e la sua “ultima volontà” era quella di lasciare parte dei suoi averi, circa 25 milioni di euro complessivi ad istituzioni, associazioni o onlus. Circa 5 milioni di euro di beni mobili andranno all’ospedale Galliera, assieme ai ricavi della vendita di un prestigioso edificio a Genova, situato a due passi dal mare, il luogo dove Marisa Cavanna abitava. Il suo valore è stimato attorno ai 3 milioni di euro. Tutti gli arredi posseduti dalla donna vengono invece lasciati al Don Orione di Genova, che riceve un altro ottavo del patrimonio Cavanna in titoli e contanti per 5 milioni circa. Altri 5 milioni saranno destinati all'ospedale pediatrico Gaslini di Genova e altri 5 all'Associazione italiana per la ricerca sul Cancro. Ma non è finita, per volontà della donna, circa 4 milioni saranno ripartiti tra varie associazioni, tra cui Amnesty International, Amici senza frontiere, Save the Children, Fondazione Don Carlo Gnocchi.
Come verranno usati i soldi
Soprattutto per quanto riguarda l’uso del lascito ai due ospedali Gaslini e Galliera, Marisa Cavanna ha chiesto che questi soldi vengano utilizzati per la ricerca e l'acquisto di apparecchiature necessarie per più opportune cure degli ammalati, chiedendo inoltre di “privilegiare la divisione di Cardiologia per continuare la tradizione di famiglia”.
Non solo beneficenza
Tra gli eredi della signora Cavanna rientrano anche la nipote, alcuni amici e il curatore testamentario che è rimasto piuttosto stupito dell'eredità. Infine alla badante ha lasciato in eredità qualcosa come 3,7 milioni di euro.