Genova: il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti ascoltato dai magistrati su inchiesta corruzione

Genova: il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti ascoltato dai magistrati su inchiesta corruzione

Genova: il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti ascoltato dai magistrati su inchiesta corruzione   Photo Credit: agenziafotogramma.it


23 maggio 2024, ore 13:00 , agg. alle 11:54

Tanti i punti che il governatore dovrà chiarire. Tra questi, il presunto scambio di soldi e favori con l'imprenditore portuale Aldo Spinelli

Fino all’ultimo, il luogo dell’interrogatorio era rimasto top secret per cercare di evitare l’assalto dei cronisti che seguono l’inchiesta genovese in cui è coinvolto il Presidente della Regione, che ora dovrà chiarire la sua posizione ai magistrati che hanno scoperto un presunto scambio di favori e denaro tra politica locale e imprenditori.

Le 'relazioni pericolose' con Aldo Spinelli

Giovanni Toti in particolare deve chiarire  i rapporti con Aldo Spinelli, l'84enne imprenditore della logistica del porto di Genova, sempre pronto a ricompensare con denaro e favori l'interesse della politica ai suoi affari, le presunte pressioni ricevute sul porto di Genova, l'ipotetico pressing per la concessione trentennale del terminal Rinfuse e i bonifici sospetti al Comitato che porta il suo nome . C’è da chiarire poi il flusso di denaro, quantificato in 55 mila euro,  che, dalle casse del Comitato lista Toti, è arrivato a un conto corrente personale. Soldi usati - sostiene da sempre la difesa - solo per spese politiche. 

Voto di scambio

Il governatore ligure dovrà rispondere anche di corruzione elettorale per l'accusa di voto di scambio alle Regionali del 2020 e del suo rapporto con i gemelli Testa, i 'Riesini' che al quartiere Certosa, avrebbero controllato circa 400 preferenze. Sono quattro le competizioni elettorali (amministrative di Savona e Genova, nazionali del settembre 2022 ed elezioni di Ventimiglia e Sarzana) in cui Toti "pressato dalla necessità di reperire fondi per affrontare la campagna elettorale, ha messo a disposizione la propria funzione, i propri poteri e il proprio ruolo, in favore di interessi privati, in cambio di finanziamenti, reiterando il meccanismo con diversi imprenditori" e così "abdicando" ai "propri importanti doveri istituzionali". Solo dopo l'interrogatorio, la difesa presenterà istanza per la revoca dei domiciliari, condizione necessaria per il confronto con la sua maggioranza che potrebbe portare Toti alla scelta delle dimissioni.


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