20 aprile 2021, ore 12:00 , agg. alle 15:25
La vittima, Roberta Repetto, deceduta a ottobre nell'ospedale San Martino di Genova, era stata operata un anno prima, per la rimozione di un neo, in un centro olistico dell'entroterra genovese, senza successivi accertamenti istologici; arrestati medico bresciano e il responsabile del centro
Una storia dai contorni inquietanti, con al centro la morte di una ragazza, avvenuta lo scorso mese di ottobre all’ospedale San Martino di Genova. A ricostruirne i particolari la Procura di Genova in un’indagine che oggi ha avuto come esito l’arresto due persone con l’accusa di omicidio volontario, violenza sessuale e circonvenzione di incapaci.
Arrestati medico e “santone”
I Carabinieri di Genova hanno arrestato il dottor Paolo Oneda, dirigente di Chirurgia generale dell'ospedale di Manerbio, in provincia di Brescia e Vincenzo Paolo Bendinelli, presidente e guida spirituale del centro olistico “Anidra” di Borzonasca in provincia di Genova. Le indagini sono partite lo scorso ottobre, in seguito alla morte nell’ospedale San Martino di Genova, di una donna, Roberta Repetto, figlia dell’ex sindaco di Chiavari, Renzo Repetto, che aveva guidato la cittadina dal 1983 al 1993; frequentatrice del centro olistico “Anidra”, Roberta è deceduta il 9 ottobre in ospedale, per un melanoma metastatico, che, secondo quanto è stato appurato dalle indagini della Procura di Genova, sarebbe collegato all’asportazione di un neo. L’operazione chirurgica, secondo le indagini, sarebbe stata effettuata un anno prima dal medico bresciano, nell'agriturismo gestito da Bendinelli, senza i dovuti e successivi accertamenti istologici. Dopo l'asportazione, la donna avrebbe sviluppato numerose metastasi che sarebbero all’origine del decesso.
Operata su un tavolo da cucina
I genitori della vittima hanno raccontato agli inquirenti che la figlia sarebbe stata operata su un tavolo da cucina e senza alcuna anestesia, inserendo l’evento in un presunto patologico processo di “purificazione spirituale”. Nel corso dei mesi successivi, la donna, in preda a dolori lancinanti, sarebbe stata continuamente rassicurata dagli indagati, circa la sua 'sicura guarigione'. Il percorso terapeutico avrebbe previsto tisane zuccherate e meditazione e, secondo gli inquirenti, alla donna è stato negato un adeguato trattamento medico che invece sarebbe stato necessario, soprattutto quando le sue condizioni si sono aggravate.
Indagata anche una psicologa
Ma la storia ha altri risvolti drammatici. Oltre al medico e al presidente del centro olistico, risulta indagata anche una psicologa per concorso in violenza sessuale e circonvenzione di incapace. La donna secondo, gli inquirenti, avrebbe garantito un'attività di cooptazione verso il centro olistico di diverse ragazze fragili. Il centro olistico era già nel mirino degli investigatori per la denuncia dei familiari di un'altra giovane.
La vittima forse plagiata
Roberta Repetto, secondo quanto è stato ricostruito dagli inquirenti, aveva cominciato a frequentare il centro Anidra di Bordonasca, avvicinandosi alle scienze olistiche già alcuni anni prima: nell’agriturismo e centro di meditazione olistica di Bendinelli aveva anche celebrato il proprio matrimonio, oltre a insegnare Yoga e Thai Chi Chuan. Qui secondo quanto è emerso da diverse testimonianze, la giovane era stata gradualmente assorbita da quell'ambiente, allontanandosi da amici e parenti per abbracciare totalmente gli insegnamenti di Bendinelli.