Genova, parla Benetton, accertare responsabilità

Genova, parla Benetton, accertare responsabilità

Genova, parla Benetton, accertare responsabilità


06 settembre 2018, ore 07:47 , agg. alle 09:22

Gilberto Benetton, a capo della famiglia azionista di Atlantia, intervistato per la prima volta dopo il crollo del Ponte Morandi costato la vita a 43 persone

"Se nel caso di Autostrade sono stati commessi degli errori, quando si sarà accertato compiutamente l’accaduto verranno prese le decisioni che sarà giusto prendere ". Così Gilberto Benetton, a capo della famiglia azionista di Atlantia (Autostrade), in un'intervista concessa oggi al Corriere della Sera. L'imprenditore giustifica il silenzio della sua società nelle ore subito successive al crollo del ponte Morandi costato la vita a 43 persone: "Dalle nostre parti il silenzio è considerato segno di rispetto. Edizione, la nostra holding, ha parlato meno di 48 ore dopo la tragedia, a voce bassa è vero, perché la discrezione fa parte della nostra cultura. Ha però comunicato con parole chiare e inequivocabili un pensiero di cordoglio alle famiglie delle vittime e la propria vicinanza ai feriti e a tutti coloro che sono stati coinvolti in questo disastro. Con altrettanta fermezza abbiamo dichiarato che verrà fatto tutto ciò che è in nostro potere per favorire l’accertamento della verità e delle responsabilità dell’accaduto. Forse non siamo stati sentiti".
In merito alla riconferma del vertice con triplo incarico del presidente, Benetton ha spiegato: "Conosco il presidente Fabio Cerchiai da molti anni e in lui ho la massima stima e fiducia, come sono sempre stato convinto della serietà, della competenza e dell’eccellenza del management di Autostrade e di Atlantia". Infine, dopo aver ribadito "assoluta trasparenza e completa assunzione delle responsabilità che venissero accertate, quando lo fossero", l'imprenditore ha assicurato che "il disastro di Genova deve essere per noi come azionisti un monito perenne, anche se terribile e per sempre angoscioso nei nostri cuori, a non abbassare mai la guardia e continuare a spingere il management, che ha la responsabilità della gestione, a fare sempre di più e di meglio, nell’interesse di tutti, e ripeto tutti".​