09 dicembre 2018, ore 09:00
L'Associazione italiana locali da ballo chiede "punizioni esemplari"
I fatti di Corinaldo, dove sono si piangono i morti schiacciati dalla calca mentre tentavano di fuggire da un locale per il panico scatenato probabilmente da uno spray urticante, richiamano con urgenza quella che per i gestori delle strutture e' "una priorita'" e cioe' "poter fare controlli con tutti i mezzi possibili". Il rischio e' che, altrimenti, all'interno di in un locale "possa entrare tutto cio' che si vuole". A scandire bene le parole, alla luce della tragedia di Ancona, e' Gianni Indino, del Silb (l'Associazione italiana locali da ballo) dell'Emilia-Romagna, regione dove sono concentrate alcune delle discoteche piu' famose d'Italia. "Noi - spiega Indino - chiediamo che si possa fare una verifica e un controllo delle borse, un controllo sulla persona con tutti i mezzi possibili e necessari. E' chiaro che possiamo essere responsabili se ci sono persone in piu' della capienza, per le uscite di sicurezza, ma quando questi delinquenti spruzzano spray urticante, consapevoli dei danni che riescono a fare e dei rischi che possono creare solo per approfittare del panico e rubare un cellulare, una catenina o un orologio, allora diciamo che questo e' un fenomeno che deve essere contrastato in tutti i modi". In che modo? Ampliando lo spettro d'azione dei gestori perche', sottolinea Indino, "nelle tasche, nelle borse noi non possiamo intervenire. Non possiamo mettere le mani: in questo modo entra di tutto all'interno di un locale". Invece, per porre un limite, "basterebbe che autorizzassero" a intervenire "i nostri servizi d'ordine e di sicurezza che sono gia' registrati presso la Prefettura e che hanno dei compiti specifici per i quali si sono sottoposti a corsi di formazione". E se per fronteggiare comportamenti pericolosi, come quello di spruzzare sostanze urticanti, occorre piu' liberta' di controlli da parte dei gestori dei locali, occorre anche il pugno duro verso quei titolari che non rispettano le regole. Magari, come potrebbe essere proprio nel caso di Corinaldo, facendo entrare nei locali piu' persone di quanto consentito.