08 novembre 2021, ore 11:52 , agg. alle 13:13
Lo chef Gianfranco Vissani è stato ospite questa mattina su RTL 102.5, in “Non Stop News” con Giusi Legrenzi, Enrico Galletti e Massimo Lo Nigro
Lo chef Gianfranco Vissani, in Non Stop News ha parlato di reddito di cittadinanza, della difficoltà di trovare personale e del costo che i dipendenti hanno per le aziende
Ricerca del personale e nuove generazioni: le difficoltà
“Penso che il problema si collochi nel dopo covid, siamo ancora nel marasma più completo, ma cerchiamo di difenderci. Il personale, però, non si trova. Da cosa dipende? Dal reddito di cittadinanza o c’è un cambiamento totale del pubblico, delle persone che non hanno voglia di lavorare? All’apice, però, c’è sempre una famiglia che difende questi figli che lavorano, sono stanchi, vogliono il sabato e la domenica di riposo. Noi il sabato e la domenica lavoriamo più di tutti, come facciamo a liberarci di questa cosa? Come mai ci sono tre milioni e mezzo di persone che hanno il reddito di cittadinanza? Secondo me questo dovrebbe andare alle persone bisognose, ma gli altri devono andare a lavorare”.Stipendi non adeguati e lavoro irregolare
“Non è il problema dello stipendio: un ragazzo che fa nove o dieci ore, potrebbe ricevere 1.200€ o 1.300€, ma è altro a far paura. Per uno stipendio del genere ci sono 1.800€ di contributi, non è un gioco. Di conseguenza, dal mio punto di vista, sarebbe stato meglio aumentare lo stipendio e diminuire i contributi dall’altra parte, altrimenti un’attività commerciale non ce la fa. Oggi alcuni camerieri vengono pagati in nero, perché hanno il doppio lavoro da un’altra parte. Non si pagano 5€ l’ora, noi paghiamo dagli 8€ ai 10€ all’ora un dipendente, quindi viene pagato a ore, per cui se le persone non sanno dovrebbero venire qui e vedere come si lavora. I genitori di oggi sono protettivi: anche mia madre era protettiva con me, ma mi mandava a lavorare. Ci sono delle eccezioni, però: un datore di lavoro farà di tutto per tenere un bravo dipendente. Quando un cuoco entra in cucina o un cameriere entra in sala e non è all’altezza di poterlo fare, non può pretendere 2000€ al mese, che è un grosso stipendio. Per questi soldi io voglio la professionalità, la conoscenza dell’inglese, in modo che la mia azienda possa andare avanti. Riceviamo dieci telefonate al giorno, vogliono essere assunti. Noi chiuderemo le aziende con il tempo, se continuiamo così. Non venite a proporvi per un posto se poi però non volete lavorare il weekend”.
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