Gilet gialli, un morto ad Arles, si va verso lo stato d'emergenza
Gilet gialli, un morto ad Arles, si va verso lo stato d'emergenza
02 dicembre 2018, ore 19:00
Il presidente francese Macron, appena rientrato dal G20 a Buenos Aires, è andato all'Arco di Trionfo, teatro degli scontri più duri di ieri a Parigi
Si apre il dialogo tra i gilet gialli e il governo, dopo la giornata di ieri che ha avuto i caratteri di un'insurrezione e si è conclusa con oltre 133 feriti e 378 fermi: il presidente Emmanuel Macron ha chiesto al suo primo ministro, Edouard Philippe, di ricevere i leader del movimento di protesta e i capi dei partiti politici. E, per la priva volta, un collettivo che si presenta come "portavoce dei gilet gialli liberi" si dice disponibile a un "primo appuntamento". I dieci portavoce, fra cui Jacline Moraud - al cui appello sui social molti attribuiscono l'origine della protesta - offrono al governo "un'uscita dalla crisi". Le richieste "immediate e senza condizioni" sono: "blocco dell'aumento delle tasse sui carburanti e annullamento della sovrattassa sulla revisione obbligatoria dei veicoli".
Intanto si è arrivati alla terza vittima dall'inizio del movimento, due settimane fa: un automobilista è rimasto ucciso ad Arles, nel sud della Francia, in un tamponamento provocato da un blocco stradale dei gilet gialli su una strada provinciale. L'auto è finita verso le 2 del mattino su un tir bloccato in coda alla fila di veicoli ed è stata poi a sua volta tamponata. Il conducente è morto sul colpo. Tra i feriti nella giornata di sabato, 23 fanno parte delle forze dell'ordine. Un bilancio che la polizia ritiene "molto pesante" e che è decisamente superiore a quello della manifestazione del sabato precedente, che aveva fatto 24 feriti (5 tra le forze dell'ordine) e 101 fermi. Macron, appena rientrato dall'Argentina dove ha partecipato al G20, si è recato all'Arco di Trionfo dove centinaia di gilet gialli hanno imbrattato con scritte i pilastri del monumento simbolo della Francia, saltando e gridando slogan sulla tomba del milite ignoto.