Giochi Invernali di Pechino, aperti i villaggi olimpici per gli atleti, si mettono a punto le misure anticovid
Giochi Invernali di Pechino, aperti i villaggi olimpici per gli atleti, si mettono a punto le misure anticovid
27 gennaio 2022, ore 11:00
A otto giorni dall'avvio delle Olimpiadi invernali, sono già arrivate le prime delegazioni da Svizzera, Stati uniti Canada e Gran Bretagna. Tutti gli atleti saranno tenuti al rispetto rigoroso dei protocolli anticovid. Unica concessione ai vincitori delle gare che sul podio potranno evitare di indossare la mascherina
A otto giorni dalla cerimonia di apertura dei Giochi invernali di Pechino, e con la costante "spada di Damocle" del covid, in Cina si scaldano i motori. Dopo l’apertura ufficiosa all'inizio della settimana, da oggi entrano in funzione i tre grandi villaggi olimpici che accoglieranno gli atleti impegnati nelle gare tra il 4 e il 20 di febbraio. Nella Capitale cinese si trovano le due strutture più importanti di Chaoyang e Yanqing, capaci di ospitare ben 3500 persone. La terza si trova invece a Zhangjiakou, a circa 160 km a nord ovest di Pechino, con 2800 posti letto. Dei primi due complessi , quello di Chaoyang e' stato pensato per alloggiare prevalentemente gli sportivi che gareggeranno per il pattinaggio, curling e hockey su ghiaccio, mentre quello di Yanqing per bob, slittino e sci alpino. Al villaggio nella zona di Zhangjiakou, a 900 metri sul livello del mare, sono attesi gli sciatori di fondo e biathlon, snowboarder, gli specialisti del salto e di freestyle.
La bolla anticovid
Mentre le prime delegazioni stanno prendendo possesso dei loro alloggi, sono già arrivate quelle di Gran Bretagna, Canada e Stati Uniti, si mettono a punto tutte le misure di prevenzione anticovid. Gli atleti saranno immersi in una sorta di bolla che coinvolgerà tutti i siti delle gare, oltre ai villaggi olimpici, gli alberghi e l’aeroporto di Pechino. Nessuno avrà la possibilità di uscire dai percorsi definiti, tanto che saranno anche vietate le passeggiate fuori dalle zone riservate. Gli organizzatori hanno predisposto 4000 navette, oltre a decine di vagoni separati nei treni per i collegamenti. E se gli stadi resteranno senza pubblico per garantire al meglio la sicurezza, non ci sarà l’obbligo di vaccino per i partecipanti alle gare. Le persone non immunizzate saranno però tenute a un periodo di quarantena di 21 giorni. Durante tutto il periodo dei Giochi saranno comunque effettuati controlli e screening quotidiani . L’unica deroga ai protocolli anticovid sarà concessa ai vincitori delle gare che sul podio potranno ricevere le medaglie senza indossare la mascherina.
Le pressioni internazionali
I timori cinesi non riguardano solo il covid. Il governo di Pechino ha paura anche che le pressioni internazionali sul rispetto dei diritti umani possano in qualche modo rovinare la festa. Nelle scorse ore il ministro degli Esteri di Pechino, Wang Yi, nel corso di una telefonata con il segretario di stato americano, Anthony Blinken, ha invitato ancora una volta Washington a bloccare le interferenze sulle Olimpiadi invernali e a non giocare con il fuoco per la questione Taiwan.