Gioia Tauro, due pensionati denunciati per riciclaggio. Nascondevano in casa 1 milione e mezzo di euro
12 ottobre 2021, ore 18:00
Sono incensurati i coniugi denunciati in stato di libertà con l'accusa di riciclaggio dai carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro che hanno sequestrato in via preventiva la somma di denaro
Moglie e marito, di 66 e 70 anni, finora senza guai giudiziari o pendenze, nascondevano in diversi borsoni il denaro. Nel corso di una perquisizione in un appartamento nella zona "marina" di Gioia Tauro, i carabinieri della locale compagnia, supportati da personale della S.I.O. di Vibo Valentia, hanno trovato un milione e mezzo di euro, denunciando in stato di libertà i due pensionati. I soldi, in particolare, erano stati nascosti in alcuni borsoni dietro al mobile di una stanza tramite un sistema di “piccola carrucola”. All'interno delle borse diversi pacchetti singolarmente confezionati con banconote di diverso taglio e su ogni fascetta la somma di denaro esatta. Entrambi i coniugi sono stati denunciati per il reato di riciclaggio.
IL GIALLO DELLA PROVENIENZA
Un “tesoretto” che, per storia e reddito, difficilmente potrebbe risultare frutto di risparmi di una vita. Allo stato non si conosce il motivo per cui i carabinieri abbiano deciso di bussare alla porta dei due anonimi anziani con un provvedimento di perquisizione in mano. Accertamenti sono stati avviati dagli investigatori per individuare la provenienza dell'ingente somma sequestrata in via preventiva allo scopo di verificare la presunta origine illecita e l'eventuale connessione ad altre e più complesse attività criminose.
IL PRECEDENTE
Non è la prima volta che in zona viene sequestrata una somma a qualcuno che non ne sa o può spiegare la provenienza. Nel maggio scorso, altri 300mila euro in contanti sono stati trovati in un edificio in costruzione nelle campagne di Gioia Tauro, in Contrada Guardiola. All'epoca a far scattare la perquisizione erano stati i movimenti sospetti di tre uomini, tutti con precedenti, che si aggiravano nella zona e non hanno saputo o voluto spiegare cosa facessero lì, di chi fosse quel denaro e negando la riconducibilità a loro stessi.