Giorgetti, la stagione dei superbonus al 110% non tornerà più
15 marzo 2023, ore 17:30
Ha generato 120 miliardi di debito, numeri insostenibili per le casse dello Stato. Così il ministro dell'Economia
"La stagione del 110% per tutti e di opzioni di sconto o cessione per un numero ampissimo di interventi non tornerà mai più. Il superbonus ha generato 120 miliardi di minori incassi spalmati fino al 2026, se non si fosse capito debito maturato che lo Stato dovrà pagare, numeri insostenibili per le nostre casse''. Così il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ad un convegno sui bonus edilizi. "Siamo pienamente convinti di aver fatto bene a prendere questa decisione lo scorso 16 febbraio, così come siamo perfettamente consapevoli che il provvedimento può essere migliorato dal Parlamento durante l'iter di conversione in legge, anche per tenere conto di alcune istanze che le categorie interessate hanno avanzato in occasione dei tavoli tecnici di ascolto e delle audizioni", ha aggiunto Giogetti. Quanto ad una possibile fase 2 dei bonus edilizi il ministro ha osservato: "Un dosaggio mirato di percentuali di detrazione spettanti e una perimetrazione accurata di tipologie di interventi per i quali consentire ancora, in presenza di determinate condizioni soggettive ed oggettive, sconti e cessioni, costituisce una ipotesi di futuro sostenibile, rispetto alla quale nessuna persona di buon senso avrebbe ragione di porsi in antitesi a priori ". Il governo, ha spiegato Giogetti, è aperto al confronto per un secondo tempo sostenibile del meccanismo della cessione del credito ma, ha aggiunto, in futuro le nuove agevolazioni dovranno camminare su solide gambe che tengano conto delle nuove regole di contabilità. Rivendichiamo un approccio garantista perché riteniamo che sia doveroso, questo sforzo ci sembra che non venga adeguatamente percepito ma dato pericolosamente per scontato, ha proseguito il titolare del ministero dell'Economia.
Governo freddo su proposta di consentire alle banche di utilizzare i crediti d'imposta
La proposta di consentire alle banche di compensare con gli F24 dei loro clienti i crediti d'imposta del superbonus che acquistano invece di compensarli con i propri F24 non entusiasma l’esecutivo. "Restiamo freddi perché i numeri di cui dispone l'Agenzia delle Entrate ci dicono che molte banche e assicurazioni sono ben lontane dall'aver già acquisito volumi di crediti d'imposta tali da rischiare di non avere spazio per poterli utilizzare nei propri F24 che presenteranno da qui al 2026", ha dichiarato Giancarlo Giorgetti.