Giorgia Meloni a Salvini su RTL 102.5: "Lo scostamento di bilancio non è la soluzione al problema, punto di arrivo per calo bollette è il disaccoppiamento"

Giorgia Meloni a Salvini su RTL 102.5: "Lo scostamento di bilancio non è la soluzione al problema, punto di arrivo per calo bollette è il disaccoppiamento"

Giorgia Meloni a Salvini su RTL 102.5: "Lo scostamento di bilancio non è la soluzione al problema, punto di arrivo per calo bollette è il disaccoppiamento"


Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia è stata ospite in Non Stop News con Giusi Legrenzi, Enrico Galletti e Massimo Lo Nigro

CALENDA IERI A RTL 102.5: “MELONI NERVOSA E ARRABBIATA CON TUTTI”

Sto bene, sono molto colpita dal fatto che ora si dica che io sia nervosa. Era la giornalista che mi faceva quattro volte la stessa domanda sull’Ungheria, a un certo punto ho detto che mi sto candidando in Italia e ho pregato loro di chiedermi cosa avessi intenzione di fare per l’Italia. La sinistra, in questa campagna elettorale ha provocato in tutti i modi sapendo anche che ho un carattere fumantino, però come avevo annunciato sto facendo un corso da monaco tibetano: leggo pochissimo, non ascolto gli insulti quotidiani che mi vengono rivolti e credo che in realtà loro siano convinti esattamente dal contrario, ovvero dal fatto che nessuno di noi ha perso la calma nonostante le provocazioni continue. A me pare siano loro molto nervosi. L’aggressività, la violenza fa diventare il PD quasi un partito estremista. Questo tradisce una grande paura e insicurezza, il fatto di parlare tutto il giorno di noi, di cercare di costruire il mostro. Mi pare abbiano qualche difficoltà. Dall’altra parte noi stiamo facendo una campagna elettorale nel migliore dei modi, le nostre piazze sono sempre state stracolme di gente, continuiamo a parlare dei temi che interessano i cittadini, non rispondiamo alle provocazioni. Sono molto soddisfatta di come sta funzionando il mio corso da monaco tibetano, questo probabilmente li mette in difficoltà”.

I MERCATI AVVISANO LA DESTRA: “MELONI NON HA SUFFICIENTE CREDIBILITÀ ED ESPERIENZA”

Rispondo che anche queste dichiarazioni andrebbero verificate. Nei mercati è abbastanza facile valutare se c’è o no un nervosismo. Non possiamo dare i sondaggi, ma leggevo che i bookmaker inglesi danno la vittoria del centrodestra e l’ipotesi di una guida del governo di Fratelli d’Italia al 98%. Vuol dire che nel mondo finanziario ci si aspetta una vittoria del centrodestra. Non mi pare, a differenza di ciò che racconta la sinistra, che i mercati siano nervosi. A me pare che il nostro debito pubblico è sicuramente enorme, ma chi l’ha creato? Mica Fratelli d’Italia dall’opposizione. L’ha creato la sinistra, con le sue spese folli, i miliardi di euro per comprare i banchi a rotelle o per fare cose senza senso. Ciò che noi abbiamo sempre chiesto era di mettere le risorse a debito eventualmente sugli investimenti e non sulla spesa pubblica. Gli investitori leggono i programmi, ascoltano quello che dici tu, le tue dichiarazioni e mi pare che invece ci siano stati quotidiani delle borse che invece segnalavano come ci fosse rispetto, attesa per il prossimo governo. Non è gente che ti fa sconti, ma aspetta di vedere cosa tu fai davvero. Non credono alle fake news della sinistra italiana che va in giro per il mondo a tentare di far alzare lo SPREAD, o di far scappare gli investitori perché vuole governare a costo di farlo sulle macerie e sulla pelle degli italiani. Abbiamo fatto una campagna elettorale molto seria e mi pare che i nostri programmi siano molto corposi”.

LE SANZIONI E I RAPPORTI CON LA RUSSIA

Ho letto le fasi salienti del discorso di Putin alla nazione e la mia impressione è che dimostri da parte della Russia e del presidente Putin una grandissima difficoltà in Ucraina. Una mossa abbastanza disperata, che dal mio punto di vista precede due azioni. I referendum farsa, per annettere i territori ucraini occupati in modo da poter utilizzare qualsiasi mezzo per difendere i propri confini, cercare di fermare un’avanzata ucraina che la Russia non aveva previsto. L’elemento che ha colpito tutti è stata proprio la straordinaria resistenza di un popolo che difende la sua sovranità e libertà. La seconda azione che Putin sta mettendo in campo è quella della mobilitazione parziale per sopperire alla carenza di uomini al fronte. Interessante notare come quello che doveva essere il secondo esercito più potente al mondo si è ritrovato senza più truppe in grado di combattere in Ucraina, cercherà un modo per continuare a mandare a morire le minoranze e i disperati, così i ricchi potranno stare al sicuro a Mosca e a San Pietroburgo. Mi pare che questo tradisca una disperazione, ma bisogna fare attenzione. Credo che questa mossa di Putin dimostri la difficoltà della Russia perché evidentemente le sanzioni funzionano. I dati russi dicono è che una nazione stimata alla crescita del 6% del PIL, oggi sta festeggiando -3,5%. Significa che con le sanzioni in questi mesi si è contratto quasi il 10% del prodotto interno lordo russo. Non mi pare che le sanzioni non stiano funzionando”.
Salvini non pare essere convinto. “Salvini dice un’altra cosa che condivido, cioè che servono delle compensazioni. Sicuramente se vogliamo continuare a difendere senza se e senza ma l’Ucraina dall’invasione, sicuramente abbiamo bisogno anche di aiutare le nazioni più colpite dalle sanzioni. Credo sia sotto gli occhi di tutti come in questo conflitto all’interno della comunità internazionale ci sia chi paga di più, chi di meno e perfino chi ci guadagna, penso bisogna distribuire oneri ed onori se siamo alleati. Il tema del fondo di compensazione per le nazioni più colpite dalle sanzioni, tra cui l’Italia, che Fratelli d’Italia pone dal primo giorno del conflitto, mi corre l’obbligo di ricordare che noi l’abbiamo fatto approvare al parlamento. Nella nostra risoluzione c’era scritto che il governo doveva andare in occidente a chiedere con forza questa compensazione. Votato dal parlamento, ma dopodiché il governo non è stato secondo me efficace nelle richieste. Oggi Salvini dice la stessa cosa. Che servono misure di compensazione siamo tutti d’accordo, sarà d’accordo anche la sinistra se glielo chiedete. Le sanzioni funzionano, anche se la mossa di Putin vuol dire che bisogna stare attenti ed essere compatti. Quando uno è molto nervoso, le conseguenze possono essere di ogni genere. In questo momento serve molta lucidità, fermezza, compattezza e diplomazia”.

GIORGIA MELONI POTREBBE DIVENTARE LA PRIMA PREMIER DONNA

Come vivo questo momento? Con serenità e responsabilità. Sono stanca, sono un essere umano. Ho fatto venti regioni in venti giorni, con ritmi assolutamente disumani, però chi fa si stanca, è chi non fa che non si stanca. Abbiamo dato il massimo e sono fiera di questo. Mi rendo conto che la situazione nella quale versa l’Italia non è facile. Abbiamo i dati macroeconomici che ci vedono fanalino di coda in Europa grazie ai dieci anni di governo di sinistra dai quali usciamo. C’è la pandemia che non sappiamo se è sconfitta, abbiamo la guerra nel cuore dell’Europa, aumento dei prezzi delle materie prime, il costo dell’energia alle stelle, rischiamo una crisi alimentare. Le due nazioni in guerra producono il 30% del grano mondiale. Non è la situazione migliore nella quale eventualmente ritrovarsi a governare questa nazione. Nessuno affronterebbe un incarico di questo tipo come se fosse la reginetta al ballo, hai un grande senso di responsabilità per la vita delle persone che hai sulle spalle. Credo che le persone serie si comportino così. Non ho paletti da mettere al centrodestra, i paletti li abbiamo già decisi insieme sia per quello che riguarda le regole di funzionamento della coalizione sia per il programma. Noi abbiamo scritto un programma comune in due giorni. Segnalo che nelle altre coalizioni un programma comune non esiste. Letta viene a farci la morale, dopodiché si scopre che è alleato con sinistra italiana e che nel programma c’è scritto che bisogna fermare l’invio di armi all’Ucraina. Quando l’ho chiesto a lui ha detto che quello con sinistra italiana è un accordo, non ci vanno al governo. Quindi non ho capito cosa esattamente cosa significhi. Avete fatto un accordo alle elezioni per cosa, se non per andare eventualmente al governo insieme? Mi pare che gli altri abbiano molti problemi. Sul fatto che bisogna tagliare le tasse siamo tutti d’accordo, non credo ci saranno problemi. Governiamo già insieme in quindici regioni e in molti comuni”.

SQUADRA DI GOVERNO

Sta già preparando una squadra di governo? “Abbiamo un po’ di nomi, ma non li dichiariamo. Una questione scaramantica, penso che le battaglie vadano combattute. Sono ottimista sull’esito di queste elezioni ma non daremo nulla per scontato sull’esito del 25 settembre. Ho letto molte cose, ho messo al governo gente che non ho mai conosciuto in vita mia. Ne sono girate tante, in agosto bisognava riempire le pagine dei giornali”.
Come ci si prepara a fare il premier? “Non ci si prepara, non ci si prepara a farlo in due mesi. Sono una persona che fa politica da quando aveva quindici anni, ne ho quarantacinque. L’unica scuola è fare la gavetta, dedicarsi alla politica, mantenere un ancoraggio forte al proprio sistema di valori, non vendersi, non svendersi, non rendersi ricattabili e non farsi comprare. Quando stavo diventando madre pensavo se fossi in grado di farlo, poi tutti siamo in grado di fare i genitori. Perché? Credo che alla fine sia perché il baricentro della tua vita non sei più tu quando ti nasce un figlio, c’è solo abnegazione e la voglia di fare il massimo. Se si provasse ad approcciare alla nazione con lo stesso amore al quale si approccia a un figlio, neanche lì servirebbe davvero una scuola. Serve l’umiltà di confrontarsi con tutti, devi avere l’umiltà, coraggio, buonsenso e giustizia. Credo che la vanità al potere abbia creato parecchi problemi a molta gente”.

ABORTO E LEGGE 194

La sua posizione in definitiva sull’aborto e sulla legge 194. “Non intendo abolire la legge 194, non intendo modificare la legge 194. La legge sull’aborto rimane esattamente com’è. L’unica cosa che vorrei fare è applicare meglio la prima parte della legge 194 che prevede il tema della prevenzione, vorrei aggiungere un diritto al diritto di abortire, cioè se una donna ritenesse di dover abortire perché non ha alternative, perché magari pensa di non avere le economie per crescere quel bambino ma in realtà non vuole farlo, credo debba avere la possibilità di fare una scelta diversa. Non tolgo niente a nessuno, voglio aggiungere un diritto che finora è mancato. Ci sono state donne che hanno abortito perché ritenevano di non avere alternative e che per questo non sono state felice. Non capisco quale sia il problema della sinistra e di chi fa polemica su una materia del genere”.

MELONI E SALVINI

Salvini sta dichiarando in questi istanti che serve lo scostamento e chi dice di no sbaglia. “Questo vale per Fratelli d’Italia e per il PD”, dice. “L’altro giorno ero accostata a Draghi, ogni giorno una persona diversa. Credo che lo scostamento di bilancio non sia la soluzione, ma sia un pozzo senza fondo per soldi che regaliamo alla speculazione. Abbiamo appena speso trenta miliardi. Il punto di arrivo secondo me è il disaccoppiamento, perché è l’unica misura stabile, strutturale”.
Il fatto che lei non sia d’accordo con Salvini non significa che qualcosa si sia rotto tra di voi? “Quelle sono letture diverse di un problema che vogliamo affrontare entrambi. Siamo d’accordo sul fatto che mettere un freno al costo delle bollette sia una priorità assoluta, è capire quali siano i metodi più efficaci per farlo. Il tema di continuare a spendere soldi a debito per calmierare i prezzi delle bollette è un tema che impatta e che la gente capisce facilmente, temo che non risolva. La ragione per cui le bollette sono così alte non è perché la Russia ha aumentato il prezzo del gas. La Russia sta facendo un gioco di chiudere ed aprire i rubinetti che fa salire la speculazione del gas. Ci sono grandi player che decidono il prezzo del gas e lo fanno salire perché dicono che il loro rischio aumenta quindi il prezzo del gas lievita. Noi stiamo pagando di più le bollette per regalare i soldi alla speculazione, cioè ci stanno rubando i soldi. La domanda da farci è come facciamo a fermare la speculazione? Si fa con due misure. Una europea e una che può essere europea o anche nazionale. Il tetto al prezzo del gas è la misura più efficace, il mercato è europeo. Siccome il problema è la speculazione, se tu metti il tetto al prezzo del gas fermi la speculazione. Per ora non si riesce ad ottenere per la resistenza dell’Olanda e della Germania”.

MELONI E LETTA

Letta avrebbe affermato che la Meloni abbia un’idea autarchica e provinciale dell’Italia. “Mi hanno detto che avevo un’idea autarchica anche quando dicevo che l’Europa doveva controllare le sue filiere di approvvigionamento fondamentali, che non doveva dipendere dall’Estero sull’energia, sulle catene d’approvvigionamento delle materie prime strategiche e fondamentali e mi hanno dato dell’autarchica. Poi è arrivata la pandemia e la guerra e si è scoperto che abbiamo ragione noi, perché siamo logici. La Germania oggi, in barba a quello che Letta ci ha raccontato per decenni, cioè che le altre nazioni non difendono il loro interesse nazionale, quindi non deve farlo neanche l’Italia, poi è successo che arriva il prezzo del gas che sta mettendo in ginocchio migliaia di persone e la Germania decide di dire di no al tetto al prezzo del gas perché a lei non conviene. Non giudico quello che la Germania, considero normale che le nazioni difendano il loro interesse nazionale, quello che non considero normale è che la sinistra italiana ci abbia spiegato che in questi anni dovevamo fare ciò che ci dicevano gli altri. Letta due giorni fa va in Germania a chiedere il sostegno al cancelliere tedesco e al partito di riferimento suo alleato, una cosa che tradisce una grande debolezza. Letta è tornato con il tetto al prezzo del gas? No. Quindi cosa è andato a fare? A chiedere il tetto al prezzo del gas e a ottenerlo, o a difendere l’interesse suo barattandolo con l’interesse italiano? La seconda misura sul gas è il disaccoppiamento tra il prezzo del gas e il prezzo delle altre fonti di energia. Noi paghiamo tutte le forme di energia a livello del gas. Se il gas sale a mille paghiamo le rinnovabili a mille, una convenzione stabilità al tempo per favorire l’investimento sulle rinnovabili, oggi non ti conviene più. Se ho un operatore che mi manda a casa l’energia e ha un produzione 50% termoelettrico e 50% rinnovabile, il 50% da gas mi costa 700. Il 50% rinnovabili mi costa 100. Questa misura dovrebbe essere europea ma si può fare anche a livello nazionale. Mercoledì scorso abbiamo fatto approvare come Fratelli d’Italia un ordine del giorno per chiedere al governo di farlo subito, non mi pare lo stiano facendo, sicuramente sarebbe una delle prime misure da mettere in campo”.



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