Giorgia On My Mind, la vita è un dono speciale
19 ottobre 2017, ore 15:20
Quanto siamo affezionati ai nostri dolori, ai nostri rancori, alle nostre sofferenze?
Quanto siamo affezionati ai nostri dolori, ai nostri rancori, alle nostre sofferenze? Tipo le donne che si innamorano degli uomini problematici, che soffrono. Ma perché?! Se quell’uomo non è stato capace di creare la sua felicità come può pensare alla tua? Come potrà esser padre dei tuoi figli e farti felice, occuparsi di te? Qualcuno potrà dire: “...ma lui ha bisogno di essere compreso” -Ma perché ?! “Eh.. Non sai cosa ha sofferto” -e neanche voglio saperlo!! Ci si giustifica nella malinconia. Melanconia: è amore per la propria tristezza. La verità è che ci piace crogiolarci nei nostri dolori. E invece occorre far pace con la propria infelicità. La nostra vita è bellissima, non dico facile perché le cose belle non sono quasi mai facili. Le sofferenze però sono piene di grazia. Dobbiamo domandarci perché ci sono capitate certe cose. Perché in qualche modo ci aprono gli occhi su domande scomode. A cui è molto difficile dare risposta. Ma è QUESTO ciò che ci può salvare. Quante persone invece sono così ipnotizzate dalla sofferenza e del dolore che non riescono a rinunciarci? La scelgono perché poi è più facile essere compresi, compatiti e coccolati. Bisogna stare attenti a non fare della nostra vita un fallimento. La vita è unica e irripetibile, perché rinunciarci? Perché non fare quello che potresti fare? Ieri è passato, di cui fare tesoro, domani è un mistero che fa paura. Oggi è un dono. Per questo lo chiamiamo presente. Perché è un regalo.