31 ottobre 2024, ore 16:30
Il ministro dell’Economia difende la manovra di bilancio. Mentre il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella evidenzia come risparmiare "continui ad avere un ruolo fondamentale per il benessere delle persone, il loro futuro, quello dei familiari”
L'economia dell'Eurozona è ancora debole, sottoposta a molteplici pressioni derivanti dai conflitti in corso, inevitabilmente anche l'Italia ne risente. Dopo la politica di tassi elevati portata avanti per due anni dalla Bce l'inflazione sta migliorando e gravita atto al target del 2% ma ora sarà necessario procedere con nuovi tagli. Dal palco della 100esima Giornata Mondiale del Risparmio il governatore della Banca d'Italia Fabio Panetta traccia l'orizzonte sulle misure di politica monetaria attese per i prossimi mesi. "La restrizione monetaria attuata dalla Bce ha contribuito a ridurre l'inflazione in modo altrettanto rapido quanto il precedente rialzo: la dinamica dei prezzi è oggi attorno al 2 per cento per la prima volta dal 2021. La Bce ha potuto quindi ridurre il tasso di riferimento in tre riunioni consecutive a partire da giugno", analizza Panetta. "Le condizioni monetarie rimangono però restrittive - aggiunge - e richiedono ulteriori riduzioni". Anche perché, sottolinea il governatore, "con il rientro dell'inflazione, occorre porre attenzione alla fiacchezza dell'economia reale: in assenza di una ripresa sostenuta, si correrebbe il rischio di spingere l'inflazione ben sotto l'obiettivo. Una situazione che la politica monetaria faticherebbe a contrastare e che va evitata". Il risparmio privato può essere un elemento per spingere gli investimenti di aziende e famiglie, a patto però che sia tutelato. "Il flusso annuo supera i 400 miliardi, un quinto del reddito nazionale. Ma solo una parte finanzia gli investimenti in Italia", rileva Panetta. "Nel quinquennio precedente la pandemia - rileva - le risorse interne impiegate all'estero sono ammontate in media al 2,5 per cento del prodotto; se utilizzate per finanziare capitale produttivo in Italia, avrebbero accresciuto gli investimenti di quasi un quinto".
L’Abi
Anche il presidente dell'Abi Antonio Patuelli analizza le prospettive per il credito in seguito al taglio dei tassi operato dalla Bce. "Occorre essere pienamente consapevoli che manca poco tempo alla scadenza del Pnrr e che la Bce compra sempre meno titoli di Stato anche dell'Italia. La riduzione dei tassi Bce, l'ulteriore calo dei tassi di mercato che anticipa nuove diminuzioni dei tassi BCE, spingono e spingeranno famiglie e imprese a maggiori investimenti e a crescenti richieste di prestiti", sostiene Patuelli. "Il risparmio ben collocato tramite le banche - aggiunge - è e sarà sempre più determinante fattore di sviluppo e di occupazione e di sottoscrizione del debito pubblico". Ma, fa notare il presidente Abi, "il risparmio va meglio tutelato anche perché i prestiti si fanno con la stabile liquidità derivante dal risparmio ben investito".
Il Capo dello Stato
In sala all'Auditorium della Tecnica di Roma è presente anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella che evidenzia come il risparmio "continua ad avere un ruolo fondamentale per il benessere delle persone, il loro futuro, quello dei familiari. Ma è anche di primaria importanza per fare funzionare l'economia reale. Per finanziare il credito, il risparmio è fonte imprescindibile. Le iniziative per incoraggiare il risparmio sono, dunque, ancora necessarie e benvenute". Il Presidente ricorda che la ragione dell'inserimento nella Costituzione del tema risparmio risiede in questo: è esso stesso un valore, per il futuro delle famiglie, per il futuro del Paese".
Giorgetti
Di risparmio ragiona anche il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. "Occorre continuare ad assicurare che i risparmiatori siano sempre nelle condizioni di fare scelte di investimento consapevoli. E' fondamentale continuare ad investire nell'educazione finanziaria, specie verso i più giovani, che rappresentano i risparmiatori e gli investitori del futuro". Attualmente invece, annota il titolare del Mef, l'elevata propensione al risparmio nel nostro Paese "si scontra con un perdurante sottodimensionamento nelle opportunità di impiego. Le attività finanziarie delle famiglie italiane continuano a essere destinate ad impieghi altamente liquidi e a basso rendimento". Nei prossimi anni, per Giorgetti, "saranno necessari ingenti investimenti che non potranno essere soddisfatti solo da fonti pubbliche, dati i vincoli di bilancio esistenti. Occorrerà mobilitare anche il risparmio privato, che assumerà di nuovo il ruolo di risorsa fondamentale per lo sviluppo". Nel corso del secolo trascorso, il risparmio italiani, ricorda il presidente di Acri Giovanni Azzone, "ha continuato a crescere, arrivando oggi a superare 5mila miliardi, attestando l'Italia ai primi posti tra i paesi della Ue per propensione al risparmio m, pur se con una distribuzione non omogenea sul territorio e tra classi di età".
Le banche
Capitolo banche. Nelle ultime settimane ha tenuto banco la possibile scalata di UniCredit a Commerzbank, il secondo istituto di credito tedesco. Senza fare riferimenti specifici, Panetta argomenta: "La solidità delle banche beneficerebbe di una maggiore integrazione del mercato bancario a livello europeo, che consentirebbe loro di operare in più Paesi, diversificando i rischi e rafforzando l'offerta di servizi a famiglie e imprese. Va completata l'Unione bancaria, istituendo un fondo europeo di garanzia dei depositi e migliorando il sistema di gestione delle crisi bancarie". Mentre per Giorgetti l'unione dei mercati dei capitali al livello Ue "non potrà mai essere davvero compiuta se i principali operatori di mercato, le banche, non potranno operare liberamente nel mercato europeo, con dimensioni ad esso adeguate".