Giornata mondiale dei rifugiati, Mattarella, l'Italia non si è mai tirata indietro
20 giugno 2021, ore 14:00
agg. 21 giugno 2021, ore 15:03
Secondo l'Unhcr sono oltre ottanta milioni i rifugiati in fuga
In occasione della giornata mondiale dei rifugiati il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto per ricordare come "la protezione della vita umana, il salvataggio dei profughi, il sostegno ai sofferenti nelle crisi umanitarie, l'accoglienza dei più vulnerabili, sono impegni cui la Repubblica Italiana, di concerto con le organizzazioni internazionali e l'Unione Europea, non si è mai sottratta, anche nei tempi recenti segnati dalla pandemia". Il capo dello Stato ha ribadito come l'Italia non si sia mai tirata indietro a favore dei più bisognosi.
I dati dell'Unhcr e le parole di Fico
Nel corso del suo intervento Mattarella ha ripreso i dati preoccupanti diffusi dall'Unhcr, l'Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati, secondo cui oltre ottanta milioni di donne, uomini e bambini sono in fuga a causa di guerre, carestie e povertà. L'organo dell'Onu si ritrova oggi a proteggere quasi cento milioni di persone. Anche il presidente della Camera dei deputati Roberto Fico ha dichiarato che "accogliere adeguatamente chi cerca dignità, sicurezza e rispetto dei propri diritti fondamentali, rappresenta un obbligo giuridico e un imperativo morale che chiama in causa la comunità internazionale e l'Europa tutta". Fico ha proseguito poi: "Lo vogliamo ribadire oggi, accogliendo l'appello lanciato dall'Unhcr 'Together we can do better' per la Giornata Mondiale del Rifugiato 2021, ad unire le nostre forze per sostenere gli oltre ottanta milioni di persone costrette a fuggire dalle loro case per ricostruirsi un futuro dignitoso".
L'appello di Papa Francesco
Anche Papa Francesco ha scelto di dedicare un pensiero ai rifugiati di tutto il mondo in occasione della giornata mondiale a loro dedicata. Nel corso del consueto angelus in piazza San Pietro, il Santo Padre ha lanciato un appello: "Apriamo il nostro cuore ai rifugiati, facciamo nostre le loro tristezze, le loro gioie, impariamo dalla loro coraggiosa resilienza". In questo modo, ha ribadito Francesco, "sarà possibile far crescere tutti insieme una comunità più umana, una sola grande famiglia".