Giornata Mondiale della Biodiversità, istituita dall'Onu per celebrare la ricchezza della natura. Il ritorno dei grandi felini in Europa
22 maggio 2021, ore 09:00 , agg. alle 11:32
In occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, che si celebra oggi, il WWF racconta il ritorno dei felini selvatici nel vecchio Continente. Le foreste custodiscono l'80% della biodiversità terrestre ricorda il Pefc Italia, ente promotore della corretta e sostenibile gestione delle foreste. E un allarme su biodiversità ed ecosistemi impoveriti lo lancia Legambiente
Tra luci e ombre il mondo celebra oggi la Biodiversità, altro non è che la grande varietà di animali, piante, funghi e microorganismi che costituiscono il nostro Pianeta. Specie e organismi che, in relazione tra loro, creano un equilibrio fondamentale per la vita sulla Terra. La biodiversità infatti garantisce cibo, acqua pulita, ripari sicuri e risorse, fondamentali per la nostra sopravvivenza.
WWF, IL RITORNO DEI GRANDI FELINI IN UE, ANCHE IN ITALIA
Dopo un lungo periodo di declino causato dall'attività umana, il numero dei predatori in Europa sta crescendo, grazie alle aree protette, ad una migliore tutela legale e ad una maggiore consapevolezza da parte della popolazione. A partire dalla lince europea (Lynx lynx) il più grande felino europeo (fino a 26 kg per 1,3 metri di lunghezza, coda esclusa) in Italia la specie è presente con alcuni individui osservati in Friuli, Venezia Giulia e in Trentino (sporadicamente in Lombardia, Valle d'Aosta e Piemonte). La lince iberica (Lynx pardinus), è un carnivoro di taglia media (12-13 kg): vive solo nella penisola iberica ed è considerato il felino più minacciato del pianeta. Nel 2004 rimanevano solo 160 esemplari. Grazie agli sforzi di conservazione, oggi si contano più di 850 individui. Il gatto selvatico (Felyx silvestris) è presente in Italia con due popolazioni: la prima si estende approssimativamente dall'Aspromonte fino agli Appennini centro-settentrionali, una seconda è sulle Alpi orientali. In Sardegna è presente la sottospecie africana (Felis silvestris lybica), presente anche nell'Oasi WWF di Monte Arcosu.
PEFC, FORESTE CUSTODI DELL’80% DELLA BIODIVERSITA’ TERRESTRE
Le foreste custodiscono l'80% della biodiversità terrestre. A ricordarlo è il Pefc Italia, ente promotore della corretta e sostenibile gestione delle foreste. ''Mai come negli ultimi 12 mesi ci si è resi conto dell'importanza di vivere in un ambiente sano che da una parte ci difenda da virus, cambiamento climatico e inquinamento, dall'altra ci permetta di godere della bellezza della natura'', ha spiegato Francesco Dellagiacoma, presidente del Pefc Italia. ''L'Italia è un paese straordinario dal punto di vista naturalistico, non sorprende dunque che le foreste nel nostro Paese e in tutta Europa siano dei grandi contenitori di biodiversità e di naturalità terrestre, vegetale, animale e di microrganismi e che costituiscano l'ossatura della rete della biodiversità europea Natura 2000 (di cui coprono 52%) e delle aree protette (75% dei parchi nazionali), rappresentando la casa e il rifugio di moltissime specie, circa l'80% di quelle conosciute''.
LEGAMBIENTE, ALLARME SU BIODIVERSITA’ MA ANCHE BUONE NOTIZIE
L'associazione ambientalista, nel nuovo report ''Biodiversità a rischio 2021'', fa il punto sullo stato di salute delle specie viventi, sui principali fattori di rischio e sulle strategie da adottare per far fronte alla perdita della diversità biologica. Circa i due terzi dei servizi offerti gratuitamente dagli ecosistemi mondiali (la regolazione climatica, la fornitura di acqua dolce, le risorse ittiche, la fertilità dei suoli) si stanno impoverendo a causa di fattori antropici. Tale perdita in termini economici potrebbe rappresentare il 7% del Pil mondiale. In tutto il mondo, un milione di specie tra piante, insetti, uccelli e mammiferi sono attualmente minacciate di estinzione. E ogni giorno si estinguono fino a 200 specie. Ma non manca una nota positiva, il ritorno del castoro in Italia dove era estinto da 5 secoli. Riapparso da un paio d'anni, ha fatto la sua comparsa nella foresta di Tarvisio, in Friuli Venezia Giulia. Si tratta di un solo esemplare, arrivato dall'Austria, ma è un ritorno che rappresenta una buona notizia per la biodiversità così minacciata. Un'altra notizia straordinaria riguarda i nuovi avvistamenti della foca monaca sulle coste del Salento e del mare della Calabria. Poi c'è il caso dello sciacallo dorato, carnivoro poco più grande di una volpe, originario dei Balcani meridionali, arrivato nel 1984 in Italia: quest'anno c'è stata la prima riproduzione a Parma. Anche nei nostri mari, minacciati da pesca eccessiva, cambiamenti climatici e inquinamento, abbiamo assistito a delle bellissime storie di ritorni. Nel 2020 sono stati registrate oltre 200 nidificazioni sulle nostre spiagge della grande tartaruga marina Caretta caretta, specie minacciata di estinzione.