10 ottobre 2024, ore 08:00
Oggi ricorre la Giornata Mondiale della Salute Mentale: i disturbi mentali affliggono una quota sempre più ampia di popolazione. Ansia, depressione e disturbi mentali crescono tra i giovani
Come è consuetudine oggi il colore verde illuminerà le facciate di monumenti e siti istituzionali per ricordare chi soffre di una malattia mentale ma anche dei medici e degli operatori sanitari che se ne prendono cura, non senza difficoltà, lavorando nei Dipartimenti di Salute Mentale. Proprio l'intreccio tra lavoro, società e salute mentale rappresenta il macro-tema scelto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per la Giornata Mondiale della Salute Mentale di quest'anno. Condizioni stressanti sui luoghi di lavoro, le difficoltà e le ansie legate alla precarietà occupazionali sono infatti fattori che accrescono l’insorgenza di disturbi e patologie della sfera psichica. Se il 60% della popolazione mentale è impiegata, il 15% di questa soffre di disturbi mentali. A livello globale, si stima che ogni anno si perdano circa 12 miliardi di giornate lavorative a causa di depressione e ansia, con un costo di 1 trilione di dollari all'anno in termini di perdita di produttività.
Allarme giovani generazioni
L’UNICEF invece lancia l’allarme sull’ impatto delle malattie mentali sui più giovani. Nel mondo 1 adolescente su 7 soffre di disturbi mentali, sottolinea l’agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia che ricorda come circa la metà (48%) di tutti i problemi di salute mentale a livello globale si manifesti entro i 18 anni, anche se molti casi rimangono non individuati e non trattati.
Alcuni dati:
- Secondo un recente rapporto dell’UNICEF “Child and adolescent mental health - The State of Children in the European Union 2024”, circa 11,2 milioni di bambini e giovani entro i 19 anni (5,9 milioni di maschi e 5,3 milioni di femmine) nell’Unione Europea (ovvero il 13%) soffrono di un problema di salute mentale
- Il suicidio è la seconda causa di morte (dopo gli incidenti stradali) tra i giovani fra i 15 e i 19 anni nell’Unione Europea. Nel 2020, circa 931 giovani sono morti per suicidio nell'UE, equivalenti alla perdita di circa 18 vite a settimana. Circa il 70% dei giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni nell'UE che muoiono per suicidio sono maschi.
- In Italia, tra i giovani tra i 15 e i 19 anni che hanno perso la vita intenzionalmente tra il 2011 e il 2020 il 43% erano ragazzi e circa il 36% ragazze.
Eco - ansia tra i più giovani
Andando poi a scandagliare quali sono le fonti di ansia più comuni tra i giovani, l’UNICEF Italia ha riscontrato la preponderanza della cosiddetta eco-ansia o ansia climatica - termini con cui si intende l’ansia o la preoccupazione per le minacce ecologiche che il nostro pianeta sta subendo. L’ ISTAT ha rilevato in proposito che in Italia il 70,3% dei giovani tra i 14 e i 19 anni si dice preoccupato proprio per i cambiamenti climatici.