Giornata mondiale delle tartarughe: oggi si celebra il "World Turtle Day"
Giornata mondiale delle tartarughe: oggi si celebra il "World Turtle Day"
23 maggio 2020, ore 16:00
Sono sette le specie di tartaruga marina esistenti sulla Terra e di queste solo tre popolano il Mediterraneo. La Carretta Carretta, classificata come vulnerabile, è altamente a rischio
Oggi si celebra il World Turtle Day
Le tartarughe sono seriamente minacciare dall’uomo e dall’inquinamento. Oggi si celebra il “World Turtle Day", istituito allo scopo di salvare e proteggere specie come la Carretta Carretta, molto comune nei mari italiani. La giornata mondiale delle tartarughe arriva in uno dei momenti di maggiore fragilità per questi animali che fra maggio e giugno depongono le uova. Le tartarughe sono seriamente minacciate dall’uomo, in quanto sono sensibili a molte attività umane che mettono a rischio, in particolare, il delicato processo della riproduzione. A minacciare le testuggini è, soprattutto, la pesca. Si stima che ogni anno circa 150mila tartarughe marine rimangano impigliate negli attrezzi da pesca nel Mediterraneo, e che di queste oltre 40mila muoiano.
La pesca minaccia le testuggini a livello globale
L’impatto della pesca sulla sopravvivenza delle tartarughe è notevole. L’attività riproduttiva è generalmente concentrata in determinati siti a livello globale, quindi, teoricamente sarebbe possibile proteggere la fase della riproduzione, ma la pesca selvaggia rappresenta una sfida difficile da vincere per chi si adopera per il futuro della specie, minacciata anche dalle tonnellate di plastica che galleggiano in mari e oceani. Le tartarughe marine, protette da numerose convenzioni internazionali, trovano spesso la morte anche nelle collisioni con le imbarcazioni.
Salvare le tartarughe marine a livello globale, un impegno costante
L’American Tortoise Rescue è impegnata dal 1990 nel salvataggio e nella protezione di tutte le specie di tartarughe e da allora ha salvato 4mila esemplari. Il World Turtle Day vuole aumentare e diffondere la conoscenza e il rispetto di questi animali, tra le creature più antiche della Terra. Si vuole far capire all’opinione pubblica che questi animali sono importanti per l’ecosistema del Pianeta. Le antenate più lontane e simili alla tartarughe come le conosciamo oggi sono comparse circa 220 milioni di anni fa.
Buone notizie dall’India, le tartarughe tornano a nidificare
In questo periodo le coste di Odisha, uno Stato dell’India Orientale situato sul Golfo del Bengala, sono oggetto di attenzione da parte degli animalisti. Olive Ridley, una specie di tartaruga marina in via di estinzione, nidifica in massa proprio sulle coste di Odisha. Quasi il 50% della popolazione mondiale di testuggini sulle spiagge indiane depone le proprie uova. Grazie alle misure restrittive messe in campo dal governo indiano contro turisti e bracconieri migliaia di esemplari si sono riversati sulle spiagge. Ogni nido ospita circa 100 uova, uno spettacolo della natura sarà la nascita delle tartarughine. Ma questo spettacolo potrà essere osservato solo da ricercatori e associazioni ambientaliste che hanno avuto il via libera a visitare i siti di nidificazione.
In Italia a rischio la tartaruga Carretta Carretta
Molti sforzi sono stati compiuti nel nostro Paese per ridurre la mortalità delle tartarughe Carretta Carretta, causata dalle attività di pesca. Una buona notizia. Negli ultimi anni nella zona delle Isole Egadi sono stati recuperati 64 esemplari, grazie all’intervento di equipe specializzate. Tutte sono guarite e sono state reinserite nel loro habitat. Sono sette le specie di tartaruga marina esistenti sulla Terra e di queste solo tre popolano il Mediterraneo. La Carretta Carretta, classificata come vulnerabile, è altamente a rischio.