Giornata mondiale della salute mentale, quasi un miliardo di persone nel mondo convive con problemi psichici

Giornata mondiale della salute mentale, quasi un miliardo di persone nel mondo convive con problemi psichici

Giornata mondiale della salute mentale, quasi un miliardo di persone nel mondo convive con problemi psichici


10 ottobre 2020, ore 18:38

Un tema che diventa ancora più importante in questo periodo di pandemia, che ha visto migliaia di persone fare i conti con ansia e disturbi legati alla difficile situazione che stiamo vivendo e alla grande incertezza per il futuro

Oggi, 10 ottobre, in tutto il mondo si celebra la Giornata mondiale della salute mentale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che quasi un miliardo di persone nel mondo convive con un disturbo mentale. Un tema che diventa ancora più importante in questo periodo di pandemia, che ha visto migliaia di persone fare i conti con ansia e disturbi legati alla difficile situazione che stiamo vivendo e alla grande incertezza per il futuro. L’obiettivo di questa giornata è di sensibilizzare governi e autorità sull’importanza di investire in questo settore della sanità, stanziando risorse e promuovendo programmi di supporto alla salute mentale della popolazione mondiale.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Riflettere sui bisogni e sulla sofferenza dei più fragili” 

In occasione della Giornata mondiale della salute mentale, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio: “Questa giornata - si legge - costituisce l'occasione per riflettere sui bisogni delle persone più fragili e sulla vulnerabilità psichica connessa alle condizioni di isolamento sociale e di emarginazione. Quest'anno, le vicende della pandemia hanno acuito la sofferenza delle persone affette da patologia psichica, spesso costrette a vivere lontano dalle proprie famiglie per ragioni terapeutiche e che si sono trovate in alcuni casi ad affrontare in solitudine gli effetti della chiusura”. Poi un accenno al tema della gestione, nella vita quotidiana, delle difficoltà di chi convive con disturbi di natura psichica: "Un ruolo fondamentale per il supporto alle persone con malattia psichica continua a essere svolto dalle famiglie, di frequente gravate di una gestione difficile dal punto di vista economico e relazionale. Diventa quindi importante il ruolo delle istituzioni, affinché nessuno venga lasciato solo e sia permesso a tutti di accedere all'assistenza più adeguata su tutto il territorio nazionale. Un'attenzione particolare deve essere destinata alla scuola e agli altri spazi educativi e relazionali, che vanno incoraggiati e sostenuti per creare reti e forme di integrazione tra le persone". 

L’impatto della pandemia 

L'epidemia di Covid-19 ha provocato disturbi psicologici durante il lockdown nel 65% degli italiani, 63% dei britannici, 69% degli spagnoli e 50% dei tedeschi, con una media europea del 58%: a evidenziarlo è una ricerca condotta dall'Istituto Elma Research in Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Spagna, Polonia su 1000 persone, per Angelini Pharma proprio in occasione della Giornata mondiale della salute mentale di oggi. 

I sintomi dei disturbi psicologici in era Covid 

Tra i sintomi più frequenti, sempre stando alla ricerca dell’Istituto Elma Research, ci sono insonnia, difficoltà a dormire o risvegli notturni (19%), mancanza di energia o debolezza (16%), tristezza o voglia di piangere (15%), paure e timori eccessivi (14%), mancanza di interesse o piacere nel fare le cose (14%), panico e attacchi di ansia (10%). Il 61% ha avuto almeno due di questi sintomi. In Italia il dato è leggermente superiore con il 67% e il 50% del campione ne ha sofferto per la prima volta (media europea 46%), mentre il 33% ha avuto un peggioramento di sintomi già preesistenti (media europea 39%). Disturbi affrontati condividendoli con partner, familiari e amici (54% media europea, 51% in Italia), mentre solo una minoranza è ricorsa ad un professionista, quale medico di medicina generale (18%), psicologo (11%), psichiatra (9% media europea, Italia 6%). Solo 1 su 4 ha cercato informazioni sul tema della salute mentale collegata al Covid-19 (26%), con l'eccezione di Italia (35%) e Spagna (38%) dove le percentuali sono state più alte. Le persone hanno cercato informazioni soprattutto su internet (65%), tv (18%) e dal medico di medicina generale (18%).  

Agnese Cattaneo: “Sulla salute mentale della popolazione ha inciso il lockdown” 

"Il lockdown ha inciso notevolmente sulla salute mentale delle persone, soprattutto in alcuni paesi come l'Italia", commenta Agnese Cattaneo, Global Chief Medical Officer di Angelini Pharma. Le persone hanno sviluppato, forse anche in conseguenza della pandemia, un'alta consapevolezza del rischio dei disturbi mentali: il 76% infatti ammette che tutti, inclusi se stessi, potrebbero avere questo tipo di malessere. Da qui la richiesta di maggiore supporto dallo Stato (76%), visto che i disturbi mentali sono fonte di discriminazione ed emarginazione secondo il 64% del campione che ha preso parte alla ricerca.


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