Giorni della Merla contraddetti dagli anticipi di primavera. Gli esperti prevedono tempo stabile fino a due settimane
29 gennaio 2024, ore 15:00
I giorni della Merla, considerati i tre più freddi dell’anno, lasciano il passo all’anticiclone sub-tropicale e risvegliano la fioritura delle piante
Tradizione vuole che siano i tre giorni più freddi dell’anno, ma il clima mite stavolta la contraddice. Gli esperti del meteo infatti ci dicono che sull’Italia perdurerà ancora per circa due settimane l’anticiclone sub-tropicale, con tanti saluti ai “Giorni della Merla”. Il responsabile dell’anticipo di primavera “ruberà” alla stagione invernale, complessivamente, quasi 30 giorni ed ha già provocato fioriture anticipate come per le mimose a Milano, sottolinea Coldiretti. Così al Centro-sud l’anticiclone garantirà giornate soleggiate e piacevoli da trascorrere all’aperto, ma anche nebbie e nubi basse sulla Pianura Padana e lungo le coste tirreniche. Le previsioni si spingono ben oltre il 2 Febbraio, giorno della Candelora cui viene attribuito - anche qui per tradizione- la capacità di prevedere la fine dell’inverno. Da venerdì prossimo ci saranno sempre meno nebbie a favore di un più ampio soleggiamento e le temperature saliranno ulteriormente, con massime comprese tra 13 e 18° gradi un po' ovunque.
COLDIRETTI, SEMBRA PRIMAVERA E NON E' UN BENE
Dal risveglio anticipato della natura alla siccità invernale: Coldiretti sottolinea l'anomalia degli ultimi tre giorni di gennaio con la colonnina di mercurio che nelle ore più soleggiate sale vicino ai 15 gradi da Roma a Palermo, da Genova a Cagliari. Un caldo fuori stagione che manda in tilt la natura: con fioriture anticipate come per le mimose in anticipo di un mese rispetto alla data dell'8 marzo, con il pericolo di esporre le coltivazioni ai danni di un prevedibile, successivo, forte abbassamento delle temperature con la conseguente perdita dei raccolti. Ma a preoccupare è anche la siccità dopo un 2023 che ha fatto registrare la caduta del 14% di precipitazioni in meno ed una temperatura superiore di 1,14 gradi rispetto alla media storica del periodo 1991-2020, secondo l'analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr che evidenzia come con i cambiamenti climatici vengano smentiti addirittura gli antichi proverbi sui giorni della merla. Analisi spietata accompagnata però anche dall'indicazione dei passi che si possono fare, come quello di investimenti nella manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque con un sistema diffuso di piccoli invasi che possano raccogliere l'acqua in eccesso per poi distribuirla nel momento del bisogno. Perchè l'agricoltura italiana è l'attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli afferma la Coldiretti nel sottolineare che ''i cambiamenti climatici impongono una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio''. Quindi il richiamo all'impegno delle Istituzioni per accompagnare innovazione dall'agricoltura 4.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no ogm.