28 novembre 2016, ore 11:31
Lo rivela un'indagine condotta su mille universitari, la maggior parte disposta a trasferirsi all'estero
La generazione millennial, nata a cavallo di due millenni, appunto, è molto concreta. Forse per il peso dell’incertezza del futuro, appare più impegnata a cercare occasioni di lavoro e di studio , e si mostra meno ottimista. Il lavoro e la gratificazione in questo ambito appare, secondo quanto viene rilevato da un indagine realizzata per la terza edizione dell’Osservatorio sugli Studenti Universitari, più importante della felicità. E, secondo questo rapporto, la maggior parte dei giovani, l’85%, è disponibile a trasferirsi all’estero dove le opportunità sono maggiori e dove la meritocrazia è più diffusa. Rispetto al 2015, soltanto l’81% degli studenti residenti in Italia crede che troverà un lavoro entro 5 anni. I risultati dell’indagine, commissionata da L’Oréal Italia, saranno discussi in un dibattito organizzato dalla Fondazione del Corriere della Sera, al quale parteciperanno i rettori degli atenei milanesi Bicocca, Bocconi e del Politecnico.