Giovani travolti dopo lite, domiciliari per l'investitore

Giovani travolti dopo lite, domiciliari per l'investitore

Giovani travolti dopo lite, domiciliari per l'investitore


07 agosto 2019, ore 19:20

L'accusa nei confronti dello speronatore è di omicidio stradale e non volontario

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha ritenuto di dover derubricare l’accusa in omicidio stradale, aggravato dall'omissione soccorso e ha dunque concesso gli arresti domiciliari a Matteo Scapin: per il giudice, dunque, da parte del trentatreenne non ci sarebbe stata la volontà di uccidere, così come invece contestava la Procura. Scapin, rappresentato dai legali Riccardo Tropea e Anna Marinelli, durante l'interrogatorio, avrebbe riferito la sua versione dell'impatto tra la Mini Cooper che guidava e lo scooter su cui viaggiavano i due ragazzi. Il gip Vito di Vita ha interrogato Matteo Scapin, a cui il pm Raffaella Latorraca ha contestato il duplice omicidio volontario per la tragedia di sabato sera ad Azzano in cui hanno perso la vita, investiti, Luca Carissimi, 21 anni, e Matteo Ferrari, 18 anni. I due ragazzi erano a bordo di uno scooter, speronato dall’auto di Scapin dopo una serata in discoteca. Secondo alcune testimonianze, ci sarebbe stata una lite, poi degenerata nell’incidente stradale. L’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza potrebbero far maggior luce su quanto accaduto.