Giovanni Toti, presidente Regione Liguria, a RTL 102.5, "Se parliamo di etica ed estetica di un tweet malriuscito me ne spiaccio e non ho difficoltà a chiedere scusa"

Giovanni Toti, presidente Regione Liguria, a RTL 102.5, "

Giovanni Toti, presidente Regione Liguria, a RTL 102.5, "


02 novembre 2020, ore 10:41 , agg. alle 13:06

Il governatore ligure ospite di Non Stop News è stato bersaglio di feroci critiche in seguito ad un tweet pubblicato nelle scorse ore, "Dobbiamo proteggere le persone fragili più a rischio"

Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria, è al centro delle polemiche dopo che nelle scorse ore, sul suo account Twitter, è apparso il seguente post: "Per quanto ci addolori ogni singola vittima del #Covid19, dobbiamo tenere conto di questo dato: solo ieri tra i 25 decessi della #Liguria, 22 erano pazienti molto anziani. Persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese che vanno però tutelate." Questa mattina, in diretta su RTL 102.5, Toti ha chiarito la la vicenda: “Se parliamo di etica ed estetica di un tweet malriuscito me ne spiaccio, era fraintendibile e questo è sempre spiacevole e non ho difficoltà a chiedere scusa se qualcuno si è sentito colpito, però ho visto anche un pò di indignazione che ci impedisce di affrontare con serenità un tema che richiede grande attenzione. I numeri parlano chiaro in questa crisi: il 95% delle vittime del Covid fa parte di una fascia d’età over 75 che sono maggiormente esposti a questa malattia, è un dato scientifico e proteggere le categorie più fragili credo che sia un dovere della Repubblica italiana, così come diamo il vaccino contro l’influenza prima alle persone che ne possono avere un danno e poi a quelli che ne hanno meno danno". E mentre si attende il nuovo Dpcm che, stando alle indiscrezioni, prevede ulteriori restrizioni per far fronte all'aumento di contagi da Coronavirus in Italia, il governatore ha voluto sottolineare l'importanza di prendere posizioni volte alla tutele delle persone più fragili, come gli anziani, senza trascurare il grave danno ulteriore che deriverebbe ad un'ennesima chiusura totale del Paese: "E’ chiaro che questo Paese ha bisogno di continuare a vivere e produrre se vogliamo pagare pensioni e stipendi e non vedo per quale ragione nessuno intenda affrontare il tema della protezione delle fasce più esposte al Covid. Nella fascia over 70 il crollo del reddito di questi mesi di lockdown è stato molto basso, il 90% di quella fascia di popolazione ovviamente vivendo di una meritata pensione non ha risentito del crollo dell’economia, quindi non possono uscire per andare a lavorare e si può evitare di portagli i nipoti, ci vuole uno sforzo collettivo. Se noi proteggiamo quella fascia d’età abbiamo sostanzialmente risolto gran parte dei problemi dei nostri ospedali e dei nostri lutti del nostro paese, non vedo perché chiudiamo scuole, calcetto, palestra e tutto quello che dobbiamo chiudere a i più giovani che normalmente vivono il Covid come fastidio e non come drammatico esito, ci accaniamo contro le movide e gli aperitivi frequentati per lo più da persone che dal Covid hanno un danno relativo, ma non costruiamo fasce di protezione per quelle persone che se prendono il Covid normalmente hanno sindromi molto severe e talvolta addirittura drammatiche. Non abbiamo alcun tabù nel chiudere scuole, palestre e sport e se dobbiamo tenere in casa e proteggere delle persone è bene farlo con chi rischia di più non di meno” ha concluso Toti


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