Pogacar quasi cannibale
Non è capitato spesso di vedere la maglia rosa al comando all’ultimo chilometro di una tappa pianeggiante riservata ai velocisti. Tadej Pogacar ha abbattuto anche questo tabù, peraltro trascinando con sé il secondo della classifica generale Geraint Thomas. Approfittando di uno strappetto a 3 km dall’arrivo, i due si sono trovati in testa sul rettilineo finale, il gruppo lanciato ad altissima velocità è riuscito a riassorbirli soltanto a 400 m dalla linea del traguardo.
Successo belga
Lo sprint è stato vinto dal velocista belga Tim Merlier, per lui ottava vittoria nel 2024. L’italiano Jonathan Milan ha dovuto accontentarsi del secondo posto, probabilmente con 50 metri di strada in più a disposizione il friulano avrebbe vinto. Terzo un altro belga Biernams. Alberto Dainese, altro sprinter italiano, si è piazzato al 10º posto.
Classifica immutata
Nessuna novità in classifica generale, con Tadej Pogacar in maglia rosa, con un vantaggio di 47 secondi su Geraint Thomas e Daniel Martinez. L’avvio di tappa, dopo la partenza da Novara, è stato tranquillo. Situazione anomala a un centinaio di chilometri dalla conclusione: al comando si è formato un gruppetto di 24 uomini, fra loro c’erano tutti i velocisti. Che però si stavano avviando al traguardo senza i loro treni. Infatti la situazione si è normalizzata e il gruppo si è presentato compatto alle porte di Fossano, prima del tentativo quasi quasi cannibalesco di Pogačar.
Quarta tappa
Ora ci si prepara a vivere la quarta frazione: dopo la partenza da Acqui Terme, il Giro punterà verso la Liguria: traguardo ad Andora; lungo il percorso c’è qualche asperità, ma è prevedibile un nuovo arrivo allo sprint. I chilometri conclusivi della tappa ripercorreranno il tracciato della Milano Sanremo, poco prima del traguardo passaggio dal capo Mele.