Giro d'Italia Women, vittoria in volata di Chiara Consonni, in maglia rosa resta Elisa Longo Borghini
08 luglio 2024, ore 18:15 , agg. alle 18:55
A Volta Mantovana l'arrivo della seconda tappa del Giro al femminile. Tappa caratterizzata dalla fuga di una ciclista brasiliana, ripresa poco prima del traguardo. Domani arrivo in salita sull'Appennino Emiliano
LA GARA
Ancora Italia sul podio: la seconda frazione va a Chiara Consonni. Un tracciato che alza il ritmo della sfida, caratterizzato dalla lunga fuga solitaria di Ana Vitoria Magalhaes, che stacca il gruppo con notevole distacco. Ma a 2km dal traguardo la ciclista brasiliana viene ripresa. Chiara Consonni arriva in volata, scalzando la belga Lotte Kopecky e balzando cosi in testa alla classifica a punti.
"Sapevamo che potevamo recuperare, ci abbiamo creduto, tutta la squadra, fino in fondo" ha spiegato Consonni. "Nessuna si è risparmiata e questo mi ha motivato ancora di più per sprintare fino alla fine e alzare le braccia all’arrivo". In maglia rosa intanto resta Elisa Longo Borghini: l'ha conquistata ieri, nella cronotappa di Brescia. Occhi puntati giá a domani, con il primo arrivo in salita, primo vero test per le big di classifica.
LA CORNICE
Una tappa sospesa nel tempo, la seconda frazione del giro Women, in un passato antico quanto incantevole che si srotola tra il lago di Garda e le roccaforti scaligere sino alle colline moreniche di proprietà dei Gonzaga.
La penisola di Sirmione che si allunga nelle acque lacustri, al confine tra Lombardia e Veneto, così ambita dalla famiglia Della Scala che scelse di proteggerla con una roccaforte che domina il lago ancora oggi e che sembra volerne preservare l’antica bellezza. Superato il ponte levatoio e attraversato il borgo medievale, un antichissimo promontorio offre ai turisti le Grotte di Catullo: rovine di una villa romana risalente al I secolo a.C., circondata da un giardino di ulivi secolari, abbagliati dalle acque limpide che circondano una lingua di terra di rara bellezza. La corsa rosa attraversa campi e vitigni di un verde brillantissimo e si chiude a Volta Mantovana, arrampicata sulle colline che sovrastano l’inizio della pianura Padana. Il borgo fu Abitato sin dall’epoca dell’età del bronzo, poi i Celti, gli Etruschi e i Romani. Nel 1000 la potente famiglia Canossa vi costruì il castello che tuttora domina la vallata. Ma fu l’arrivo di Ludovico Gonzaga che scelse il piccolo agglomerato quale luogo dove costruire la sua residenza estiva, e rinnovare quel castello già antico di 400 anni . L’affascinante giardino di palazzo Gonzaga è uno straordinario esempio di architettura da esterni all’italiana. Fu il marchese ad apportare quelle migliorie urbanistiche che rendono tutt’oggi il borgo in provincia di Mantova un gioiello ricco di fascino e storia.
(ha collaborato Valentina Iannicelli)