Giro d'Italia Women, la terza tappa alla neozelandese Fisher Black, in rosa sempre Elisa Longo Borghini
Giro d'Italia Women, la terza tappa alla neozelandese Fisher Black, in rosa sempre Elisa Longo Borghini
09 luglio 2024, ore 18:29
Al primo arrivo in salita della corsa, la neozelandese taglia il traguardo in solitaria. Longo Borghini conserva la maglia rosa. La corsa nella terra del Parmigiano Reggiano
LA CORSA
La terza frazione va a Nimh Fisher-Black. Classe 2000, nel finale la scalatrice neozelandese stacca il gruppo e taglia in solitaria il traguardo di Toano, nel reggiano. Decisivi gli ultimi chilometri, con il primo arrivo in salita di questo Giro d’Italia Women. Quarta Elisa Longo Borghini, che conserva la maglia rosa. Una tappa che ridisegna la classifica generale: alle sue spalle, a 13 secondi di distacco, c’è la campionessa belga Lotte Kopecky, leader della classifica a punti, a 25, la francese Labous. Ad attenderle, domani, una tappa mista, 134 km da Imola a Urbino.
LA CORNICE
Visionario mecenate, signore di Mantova e marchese di Ostiano, Vespasiano Gonzaga nel 1500 diede mandato ad artisti ed architetti di realizzare la ‘città ideale’ rinascimentale. Sulle rive del Po dove il fiume Oglio vi confluisce, su un’intersezione sabbiosa, fece costruire Sabbioneta, la città a forma di stella a sei punte, che prende il nome dall’argilla che la sostiene. Equilibrio ed armonia con un impianto urbanistico a misura del cittadino: il museo, il teatro, la piazza -il cuore pulsante del piccolo borgo- il palazzo ducale, le vie larghe per permettere il passaggio ai carri, le gallerie ombrose e gli spazi per i mercati. Già nel XVI secolo la cittadina divenne un esempio di urbanistica moderna. Ci aveva visto lungo il duca: nel 2007 Mantova e Sabbioneta sono state inserite nell’elenco dei luoghi patrimonio dell’UNESCO. Da qui, oggi ha preso il via la terza frazione della corsa Rosa, il dubbio è se il visionario duca avesse potuto arrivare ad immaginare anche questo…
A Toano il traguardo. A 890 metri sul livello del mare, su un piccolo spicchio del monte Castello, il paesino di montagna ingaggia le atlete della gara sulle sue curve e le sue brevi asperità. Il panorama è quello dell’Appennino tosco-emiliano, l’aria è fresca. Qui il parmigiano reggiano la fa da padrone. Il duca di Sabbioneta avrebbe apprezzato.
(ha collaborato Ludovica Marafini)