Giro d’Italia Women, quarta tappa alla canadese Clara Emond, in rosa resiste Elisa Longo Borghini
10 luglio 2024, ore 17:30
Per la canadese, laureata in legge, è la prima vittoria in carriera. Elisa Longo Borghini ancora al comando della classifica
LA CORSA
Ad alzare le braccia al cielo sul traguardo della quarta tappa del Giro d’Italia Women è Clara Emond. Sul tracciato con partenza a Imola e arrivo a Urbino, l’atleta canadese arriva in solitaria dopo una fuga di cinquanta chilometri. Classe 1997, laureata in legge, Emond conquista così la sua prima vittoria in carriera. Più giù l’altra sfida, quella della classifica: è la gara nella gara tra Lotte Kopecky e Elisa Longo Borghini. La belga tenta l’allungo, ma la campionessa italiana la infila a pochi metri dall’arrivo, conservando la maglia rosa con 13 secondi di vantaggio. Domani la quinta tappa, da Frontone a Foligno, adatta alle velociste.
LA CORNICE
Velocità, potenza, mobilità, ma anche cultura arte e urbanistica raffinatissima. Questa è la quarta tappa del Giro d’Italia Women. Partenza da Imola arrivo ad Urbino. La città che accoglie l’inizio di questa frazione, graziosa nel suo essere parte di quella rete risorgimentale che caratterizza quest’area, al posto del cuore pulsante ha un motore rombante che batte nell’autodromo Enzo e Dino Ferrari. Inizialmente dedicato solo al rampollo della famiglia Ferrari, Dino, -prematuramente scomparso- solo successivamente, nel 1988 alla morte di Enzo, i nomi dei due vennero affiancati e il circuito assunse la denominazione attuale. Ospita dal 1979, anno del primo gran premio Dino Ferrari, le gare di Formula 1. Qui il primo maggio 1994, esattamente 30 anni fa, l’incidente mortale di Ayrton Senna, che segnò la storia di questo incredibile tracciato.
Situata nell’area metropolitana di Bologna, sulle pendici dell’Appennino tosco romagnolo al confine con la pianura padana, Imola è dominata da una rocca sforzesca risalente al 1200, circondata da mura fortificate dalle quali è possibile ammirare il panorama del territorio imolese. La città è mobilità a 360°: 100 km di ciclovie si articolano nell’area circostante. Alle 10.30 il via alla corsa rosa che si è conclusa circa quattro ore più tardi nella città simbolo rinascimentale di cultura e raffinatezza. Urbino, una quinta davvero suggestiva , uno scrigno che conserva i tratti del secolo della sua fondazione, bloccata nel tempo. Nel XV secolo diventò uno dei maggiori centri culturali d’Europa grazie a Federico di Montefeltro, condottiero e soprattutto mecenate. Dalla sua corte passarono tutti i più importanti artisti, architetti e scrittori del tempo. Il simbolo della visione di Federico di Montefeltro è evidente nel palazzo ducale e nella sua prestigiosa biblioteca: un edificio di splendida fattura che accoglie oggi la Galleria Nazionale delle Marche. Al suo interno conserva i capolavori di Piero della Francesca e Raffaello Sanzio. Quest’ultimo nacque qui, ed ancora oggi la sua casa e la bottega dove laverò per alcuni anni sono ancora visitabili. Il capoluogo marchigiano è ancora un centro accogliente e brulicante di giovani, grazie alla sua università e ai tanti locali, ristoranti e negozi che coccolano coloro che passano da queste parti. È stata accogliente anche con Clara Emond, che per prima alzato le braccia al traguardo di questa quarta frazione. E anche nel cuore del 1400 la velocità è protagonista.
(ha collaborato Ludovica Marafini)