02 dicembre 2023, ore 15:00 , agg. alle 15:11
Continuano ad emergere indiscrezioni dopo il lungo esame autoptico sul corpo della studentessa di Vigonovo. E anche nuove dichiarazioni dall’interrogatorio di Filippo Turetta
Secondo il medico legale Giulia Cecchettin è stata uccisa con il coltello da cucina trovato poi all’interno dell’auto con cui Filippo Turetta è fuggito in Germania. Il 21enne ha usato quello, e non il coltello spezzato trovato a pochi passi da casa di Giulia a Vigonovo, per colpire l'ex fidanzata almeno una ventina di volte. L’esame poi non avrebbe rivelato tracce evidenti, sulla bocca e sulle mani, di legature con lo scotch. Un pezzo di nastro adesivo - che Filippo aveva acquistato on line prima dell'omicidio - era stato trovato, con tracce di capelli, nella zona della seconda aggressione a Fossò. Ci sarebbe poi conferma di una frattura cranica sulla vittima, dovuta alla caduta a terra di Giulia. Lei non è morta per il trauma ma per dissanguamento. A Giulia "ho fatto una cosa orribile, voglio pagare” avrebbe ripetuto più volte Filippo Turetta durante l'interrogatorio di ieri davanti al pm di Venezia Andrea Petroni.
DA PROCURA OK A NULLA OSTA, MARTEDI' FUNERALI A PADOVA E SAONARA
La procura di Venezia ha concesso il nulla osta per poter celebrare, martedì 5 dicembre, i funerali di Giulia Cecchettin, la 22enne di Vigonovo (Venezia) uccisa a coltellate dall'ex fidanzato Filippo Turetta. Terminata ieri l'autopsia durata 14 ore, il permesso dato dall'autorità giudiziaria consente di celebrare le esequie e di seppellire la studentessa di Ingegneria biomedica nel cimitero di Saonara, dove riposa la madre Monica morta poco più di un anno fa. Il funerale sarà dunque celebrato martedì 5 dicembre, alle ore 11, alla basilica di Santa Giustina in Prato della Valle, a Padova. Si tratta di un luogo capace di accogliere migliaia di persone, visto il clamore mediatico intorno al delitto, e e che consentirà anche agli amici dell'università di poter partecipare. Una cerimonia, più intima, è invece prevista alle ore 14 nella chiesa di Saonara, un saluto concesso anche a chi ha conosciuto Giulia fin da piccola.
TURETTA, VOGLIO PAGARE
A Giulia “ho fatto una cosa orribile, voglio pagare”. Lo ha ripetuto più volte, durante l'interrogatorio di ieri davanti al pm di Venezia Andrea Petroni, Filippo Turetta accusato dell'omicidio dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin. Collaborativo, pronto a non sottrarsi alle domande incalzanti della pubblica accusa, avrebbe ammesso le due fasi dell'aggressione - prima nel parcheggio di Vigonovo, poi nella zona industriale di Fossò - poi sfociate nel delitto commesso con un coltello da cucina usato per colpire ripetutamente l'ex fidanzata. "L'amavo, la volevo per me, non accettavo che fosse finita". E' questo il senso delle parole dell'omicida.