Giuseppe Verdi fa litigare gli eredi,finisce all'asta la villa del grande compositore, lo Stato avrà diritto di prelazione
29 maggio 2022, ore 08:00 , agg. alle 11:22
Il tribunale ha messo in vendita la casa di Giuseppe verdi, ma sull’eredità del grande compositore è lite tra gli eredi.
Villa Verdi, a Sant'Agata di Villanova, nel Piacentino, sarà messa in vendita, probabilmente all'asta. Succede dopo una sfiancante altalena di schermaglie giudiziarie, dissapori familiari e carte bollate. L'ufficialità arriva con l'ordinanza emessa dal Tribunale di Parma e lo Stato avrà diritto di prelazione. La sontuosa dimora che ospitò Giuseppe Verdi per mezzo secolo fu lasciata agli eredi, che non sono mai riusciti a trovare un accordo e visto che nessuno ha la possibilità di liquidare gli altri si dovrà andare alla vendita.
Una lunga battaglia
Si conclude così una battaglia legale, durata 20 anni, tra i quattro fratelli Carrara Verdi (Maria Mercedes, Ludovica, Angiolo ed Emanuela, quest'ultima deceduta nel 2020). Dal 2010, anno in cui morì la madre, Angiolo Carrara Verdi, gestisce la dimora di Sant'Agata, progettata da Giuseppe Verdi e dove visse dal 1851. All'interno della villa si trovano i ricordi più importanti della sua vita e delle sue opere. "C'e' tanto rammarico , ha detto Angiolo Carrara Verdi, parlando ad un quotidiano, era solo una questione di tempo. Si sapeva che sarebbe successo. Non trovando un accordo, la Villa era destinata a questa sgradevole fine. Un finale che di certo non mi sarei mai augurato, ma di fronte cui non posso nulla. Non ho la possibilità di rilevare le quote degli altri e pertanto la dimora sarà messa in vendita”.
La decisione della Cassazione
La Cassazione ha confermato che l'eredità di Alberto Carrara Verdi, che era scomparso nel 2001, deve essere divisa tra i figli in parti uguali. “Ce l'ho messa tutta, ha detto Angiolo,ho cercato di fare il massimo, di mantenerla nel miglior modo possibile. Ho rispettato la volontà del Maestro. Lui l'aveva lasciata all'erede universale Maria Cristina Filomena perchè voleva restasse una casa viva, che doveva continuare ad essere abitazione. Mi auguro dunque che chi interverrà in futuro la tratti allo stesso modo, come dimora. Non può diventare solo un freddo museo”.
Ancora aperta la causa contro lo stato
Rimane invece aperta la causa contro lo Stato per i carteggi verdiani, conservati in un baule, che sono stati espropriati alla famiglia Carrara Verdi. "Noi abbiamo sempre e solo rispettato la volontà di Giuseppe verdi, dice ancora Angiolo, che desiderava che quei documenti non venissero divulgati e non intendiamo arrenderci. Non e' una partita finita”. Si tratta di oltre 600 fogli di abbozzi e schizzi di opere, per la maggior parte inediti, gia' prelevati dalla villa nel 2017 e custoditi nell'Archivio di Stato di Parma.