17 gennaio 2024, ore 18:00
Il Guardasigilli ha spiegato che "tra le spese una parte molto significativa è il capitolo delle registrazioni telefoniche: non saranno mai toccate quelle che riguardano la criminalità organizzata, il terrorismo, però una razionalizzazione è necessaria"
Intercettazioni, abuso d'ufficio, separazione delle carriere, carceri. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio ha fatto un bilancio dell'ultimo anno alla guida del dicastero, con le attività svolte e quelle previste. L'azione del ministero è rivolta a "rendere la giustizia rapida ed efficiente. Una giustizia rapida può essere una giustizia iniqua, però è anche vero che una giustizia lenta è sempre una non giustizia, è sempre una giustizia denegata. Questo ha un impatto enormemente negativo sui cittadini, ma soprattutto, e qui ritorno al tema fondamentale, ha un impatto negativo dal punto di vista economico - ha detto Nordio -, perché i ritardi della giustizia ci costano oltre il 2 per cento di Pil e la riluttanza degli investitori italiani e stranieri a investire proprio in Italia dipende dall'incertezza del diritto e dalla lunghezza dei processi".
Il dettaglio
Entrando nel dettaglio del lavoro del ministero ha ricordato che "le norme sul contrasto alla violenza domestica e sulle donne sono un nostro punto d'orgoglio, oltre all'attività normativa stiamo studiando anche una serie di possibilità di comunicazione per informare le donne sui segnali di allarme, sia sui rimedi che possono essere adottati, una comunicazione complessiva che sia molto accessibile per le donne e i soggetti deboli".
Il Pnrr
Punto di orgoglio riguarda anche il capitolo Pnrr: "Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi chiesti dal Piano, per le prossime rate siamo in pole position rispetto agli altri ministeri. Nel corso del 2023 sono stati adottati e sono attualmente in vigore 16 atti attuativi, 9 per l'effettiva applicazione della riforma del processo civile e 7 per l'effettiva applicazione della riforma del processo penale. L'anno di riferimento fissato dal Pnrr, segnala una decisa accelerazione nella riduzione della durata dei processi: si registra una diminuzione del 19,2 per cento nel settore civile e del 29 per cento in quello penale. Particolarmente decisa è la riduzione, in quest'ultimo anno, nel settore penale, con meno 17,5 per cento rispetto al primo trimestre del 2022, grazie a un aumento consistente dei procedimenti definiti". Quello della giustizia è un lavoro reso difficile però dalle scarse risorse disponibili per il personale e su questo il ministro ha promesso: "Sulle assunzioni del personale amministrativo stiamo lavorando al massimo con la disponibilità delle risorse che abbiamo e sempre tenendo conto che, attraverso una rimodulazione del Pnrr, potremmo aumentare e anche stabilizzare quelle persone che lavorano in modo precario. Sull'assunzione dei magistrati la situazione è molto più complessa perché le procedure sono così lunghe, così burocratiche, fuori del tempo, per cui anche con la previsione di nuovi concorsi è già tanto se riusciamo a colmare, con l'immissione di questi nuovi magistrati, quelli che vanno in quiescenza". "Su un organico di circa 10 mila magistrati, noi siamo sotto di 1.500 - evidenzia il ministro -. Allora, ripeto ancora una volta, possiamo indire tutti i concorsi che vogliamo, 400 all'anno, ma è già tanto se riusciamo a colmare i vuoti lasciati da chi se ne va in pensione".
Carceri
Il Guardasigilli ha anche promesso interventi importanti sulle carceri. "Il tema principale sarà quello della sicurezza, tanto degli operatori quanto per i detenuti, l'azione è rivolta ad ampliare gli spazi delle carceri. Costruire nuove carceri è difficilissimo per tutta una serie di ragioni, l'unica possibilità che abbiamo è quella di avvalersi di strutture già esistenti, come le tantissime caserme dismesse che abbiamo. Un carcere che ha ampi spazi consente il lavoro e l'attività sportiva, fondamentale per la rieducazione, abbiamo già individuato una caserma sulla quale inizieremo a fare questo esperimento". Un breve passaggio sulle intercettazioni per ribadire che "tra le spese della giustizia una parte molto significativa è costituita da questo capitolo. Le intercettazioni non saranno mai toccate quelle che riguardano la criminalità organizzata, il terrorismo, però una razionalizzazione della spesa è necessaria".
L’abuso d’ufficio
Nordio ha parlato anche di abuso d'ufficio: "Secondo noi questo reato è evanescente, migliaia e migliaia di processi con spese enormi, l'unica soluzione è quella di abolirlo, siamo decisi di andare fino in fondo. Non vi è nessun contrasto con l'Europa se noi aboliamo, come aboliamo, l'abuso d'ufficio l'Europa ci chiede di contrastare la corruzione e il nostro arsenale di contrasto è il più vasto e il severo di tutta l'Europa". Infine la separazione delle carriere. "Fa parte del nostro programma, è un impegno che abbiamo preso con i nostri elettori, lo faremo e non andremo alle calende greche. Se la riforma si può fare con un minimo sindacale si può fare ma se la vogliamo farla seriamente occorre una riforma costituzionale".
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