Gli italiani lavorano troppo, secondo Eurostat circa il 9% dei lavoratori sul posto 50 ore, si pensa a settimana corta

Gli italiani lavorano troppo, secondo Eurostat circa il 9% dei lavoratori sul posto 50 ore, si pensa a settimana corta

Gli italiani lavorano troppo, secondo Eurostat circa il 9% dei lavoratori sul posto 50 ore, si pensa a settimana corta Photo Credit: foto agenzia fotogramma.it


Secondo Eurostat circa il 9% dei lavoratori lavora per 50 ore la settimana, allo studio l’ipotesi della settimana corta

"Lavorare meno, lavorare tutti" era un vecchio slogan sessantottino che oggi potrebbe tornare alla ribalta, non per una lotta di classe, ma per introdurre settimana lavorativa corta. Stare al lavoro dal lunedì al giovedì con lo stesso stipendio, è un sogno di tanti. In Europa c’è chi già sperimenta la settimana corta. Anche in Italia sono in atto delle prove. Al momento due gruppi: Intesa e Lavazza stanno sperimentando questa soluzione nata anche dalla necessità di riorganizzare il lavoro durante il periodo della pandemia, tra la necessità di protezione e quella del risparmio energetico negli uffici arrivata poco dopo con l'aggressione russa in Ucraina.


La settimana corta in Gb

L’ipotesi su cui lavorano i due gruppi italiani ricalca quella già in atto in Gran Bretagna dove un recente rapporto governativo ha dato vita ad un intenso dibattito. Nel Regno Unito sono almeno sessanta le aziende che stanno partecipando alla sperimentazione della settimana lavorativa corta e in 18 casi dalle prove si è passati alla realtà. È diventato pratica permanente. Tornando agli esperimenti italiani, Intesa Sanpaolo ha riorganizzo il lavoro per 74 mila dipendenti. Tra le novità c’è appunto la settimana corta di 4 giorni da 9 ore lavorative (36 ore in tutto) a parita' di retribuzione. Il tutto avviene su base volontaria e compatibilmente con le esigenze tecniche e produttive. Lo stesso ha fatto Lavazza già nel 2022.


I dati Eurostat

Secondo dati Eurostat risalenti al 2022, risulta un po' in tutta Europa una tendenza contraria: In Italia sono circa 2,7 milioni di lavoratori che restano sul posto per 50 ore a settimana, contro le canoniche 40 ore (8 ore al giorno per 5 giorni), ovvero il 9,2% dei lavoratori totali (circa 23 milioni). Il fenomeno in Europa riguarda molto di più gli autonomi (30%) che gli impiegati (4%). Guardando i dati dei singoli Paesi emerge che quello italiano è tra i più alti d'Europa. Sono a irlandesi (9,1%), portoghesi (9,4%), francesi con il 10,2% fanno peggio dell’Italia. Il massimo si raggiunge in Grecia: 12,6%, mentre il dato precipita in Romania (2,2%) e in Bulgaria allo 0,7%.


Le posizioni

I sindacati sono in pressing in Italia e anche le opposizioni spingono per la settimana corta mentre il governo sembra aver già accennato un'apertura sull'argomento anche se di recente il dibattito si è concentrato con più insistenza sul taglio del cuneo fiscale nel decreto lavoro. "Sono disposto a riflettere partendo dalla realtà"  diceva a febbraio il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, "Tutto va messo in sintonia con una saggia politica industriale con l'obiettivo di aumentare produttività e occupazione". Cauti su questo argomento i sindacati che però fanno della settimana di 4 giorni un cavallo di battaglia: "sono chiacchiere", replicava infatti a stretto giro il leader della Cgil, Maurizio Landini. Gli industriali riflettono sulla possibile novità: "Siamo dispostissimi a sederci e a ragionare, ma non in maniera ideologica, o vanno in crisi l'occupabilità e l'occupazione in Italia", commentava il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.



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