08 giugno 2023, ore 18:00
Il dato emerge al congresso della Società di Nutrizione Umana, da dove arriva un decalogo anti-sprechi
Gli italiani hanno un buon rapporto con il cibo, ma spesso lo sprecano. Anzi, ne sprecano ben 20 chilogrammi a famiglia, ovvero circa 370 grammi a settimana. I dati, relativi al 2018, sono stati diffusi oggi dall'Osservatorio Sprechi alimentari del Crea Alimenti e Nutrizione, e li ha presentati Laura Rossi, nutrizionista e coordinatore dell'Osservatorio e membro del comitato scientifico della Società Italiana di Nutrizione Umana, nel corso del 43esimo Congresso della società. Il dato italiano è comunque in media con gli altri Paesi europei. In Olanda vanno sprecati 365 grammi a settimana, mentre in Spagna si butta cibo per 534 g, in Germania 534 grani finiscono nella spazzatura, mentre in Ungheria vengono sprecati 464 grammi a famiglia ogni settimana.
Quali sprechi
Cosa finisce nella spazzatura in Italia? Il 43% dei prodotti acquistati si buttano senza essere utilizzati. Finisce nel sacchetto dell’umido anche il 14% di ciò che mettiamo nel piatto, così come il 30,3% dei prodotti aperti. Nel 2021 però lo spreco domestico è aumentato a 420 grammi a settimana per ogni famiglia.
Chi spreca di più
Se si guardano attentamente i dati, emerge che dimensione familiare e spreco alimentare sono correlati. Le differenze la fanno le famiglie monocomponenti. Anche i giovani hanno la loro fetta di responsabilità, così come i nuclei familiari con maggiori disponibilità economiche. Dallo studio emerge anche che l'impatto economico è sentito dal 70% degli italiani, che è di gran lunga superiore a quello sociale (conseguenze su disponibilità di cibo nel mondo, 59%) e ambientale (55%).
Il decalogo anti-spreco
Per favorire i comportamenti virtuosi ed evitare lo spreco di cibo, gli esperti della Società di Nutrizione Umana gli esperti hanno messo a punto un decalogo in 10 punti. Si parte dalla pianificazione del menù settimanale, alla definizione delle quantità da acquistare e cucinare. Altro punto su cui insiste la SNU è quello di evitare gli acquisti d'impulso o in eccesso e soprattutto consigliano di fare la spesa solo dopo aver mangiato e mai a stomaco vuoto. Un altro punto importante del decalogo anti spreco è quello di riconoscere se un alimento è ancora buono. Ma anche di imparare a leggere l'etichetta. Un’altra buona norma è quella di riutilizzare gli avanzi, di preferire monoporzioni o porzioni piccole, ma anche di mangiare seguendo la dieta mediterranea. Infine, secondo gli esperti occorre educare le nuove generazioni a non sprecare il cibo.