27 ottobre 2021, ore 10:28 , agg. alle 13:06
Il direttore della Galleria degli Uffizi, Eike Schmidt, è intervenuto questa mattina in Non Stop News su RTL 102.5 con Giusi Legrenzi, Enrico Galletti e Massimo Lo Nigro
Gli Uffizi sono il miglior museo al mondo davanti al Louvre di Parigi e al Moma di New York secondo la storica rivista culturale inglese “Timeout”. Di certo motivo di orgoglio per l’Italia ma anche una grande soddisfazione per chi quel museo lo dirige: Eike Schmidt.
Le ragioni del riconoscimento
“È un grande successo su scala mondiale – ha spiegato Schmidt - perché ‘Timeout’ nasce a Londra ma esiste in tutto il mondo, ciò significa che con questa classifica, quando saranno riaperti i confini per i viaggiatori, avremo tanti visitatori che cercano la bellezza. Quello che distingue la collezione degli Uffizi da quella del Louvre ad esempio, è il risultato di oltre cinquecento anni di collezionismo ad altissimo livello, una cosa non replicabile, che ha fatto sì che agli Uffizi ci sia una concentrazione di bellezza che alcuni musei più grandi non hanno. Abbiamo valorizzato le collezioni: ora ci sono grandi finestre panoramiche, le nostre teche che sono state sviluppate internamente, per tenerle al sicuro con un clima stabile e che permetta ai visitatori per la prima volta di avvicinarsi proprio fino a pochi centimetri e vederne tutti i particolari. Questo è straordinario: il visitatore così entra nell’opera”.
Anche i giovani amano gli Uffizi, grazie ai social (ma non solo)
“Abbiamo messo in atto tante cose diverse tra di loro – ha aggiunto il direttore -, a cominciare da un canale ‘TikTok’ che già interessa i giovani con un linguaggio specifico, che abbiamo sviluppato insieme a giovani stagisti ma anche nipoti di collaboratori e questo sta andando bene. Abbiamo avuto più di 1/3 dei visitatori al di sotto dei 25 anni, nonostante la mancanza delle gite scolastiche. Ora sono i giovani a convincere i genitori a portarli a museo, prima era il contrario. Abbiamo lavorato molto con le scuole: la primavera scorsa abbiamo avuto una visita a distanza al museo attraverso una stanza virtuale con la classe e una nostra educatrice museale. Più di 1.300 aule hanno partecipato a questa iniziativa e abbiamo raggiunto scuole in tutta la penisola. Molti ragazzi, alla fine, ci hanno scritto che quando avrebbero potuto viaggiare di nuovo sarebbero venuti a Firenze e molti lo hanno fatto”.
“Le mie passeggiate in solitaria per le stanze degli Uffizi prima che apra il museo”
“In genere circolo per le sale la mattina - ha raccontato Eike Schmidt -, prima che arrivino tutti, per fare un primo giro. La cosa importante è farsi affascinare al momento, secondo il tempo, le condizioni meteo, le condizioni emotive e di non fermarsi sempre davanti allo stesso quadro: credo che questo sarebbe un po’ monotono. Di solito mi fermo davanti alle opere che non sono ancora allestite: abbiamo aggiunto oltre 59 sale in questi ultimi anni, ma stiamo lavorando ad altri 14 spazi che stiamo per allestire. Queste sono le opere che sono al centro della mia attenzione: è lì che mi fermo, penso a cosa migliorare”.
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