Google out, disservizi e malfunzionamenti dal browser alla posta, alle chat, ora tutto è tornato alla normalità
14 dicembre 2020, ore 17:07 , agg. alle 18:09
Alcuni problemi hanno provocato il blocco dei servizi Google per alcune ore; decine di migliaia le segnalazioni nel mondo; poi il gigante del web ha risolto il problema
Un malfunzionamento ha interessato in mattinata i servizi offerti da Google su scala globale. Risultavano bloccati il browser, la posta elettronica di Gmail, la videochat di Google Meet, ma anche i servizi per la scuola come Google Classroom, poi Google Drive e YouTube. Le segnalazioni sono arrivate dall’Europa, poi, via via dal resto del mondo. Problemi sono stati segnalati in Asia e negli Stati Uniti, come nelle Nazioni del Centro e del Sud America.
Sul sito downdetector.com sono arrivate decine di migliaia di segnalazioni per questi disservizi, ma anche su Twitter sono stati molti i messaggi degli utenti che avevano come hashtag: #googledown. I problemi sono iniziati verso le 12.30 quando la pagina di Google che segnala lo stato dei suoi servizi indicava malfunzionamenti sulle sue piattaforme. "Siamo consapevoli che ci sono problemi di accesso a YouTube, stiamo lavorando per capire. Vi aggiorneremo se non appena avremo notizie", ha scritto YouTube sul suo profilo Twitter. I problemi del colosso di Mountain View hanno riguardato anche Google Play, il negozio digitale da cui si possono scaricare app per smartphone. Risultavano bloccati anche i servizi Adwords and Adsense per gestire la pubblicità online. Bucati anche i servizi che Google offre per la didattica a distanza per gli studenti.
Studenti scatenati sulla rete
I disservizi di Google hanno scatenato l’ironia degli studenti che utilizzano i servizi del gigante del web per la didattica a distanza. "Il vostro amico hacker ha pensato di anticipare le vacanze", si legge in uno dei tanti messaggi che sono comparsi sugli schermi delle aule virtuali. Non è nemmeno escluso che approfittando dei problemi, qualcuno potrebbe aver bucato le piattaforme per la Dad, la didattica a distanza, approfittando proprio del collasso di Google.
Quali le cause
Google sta lavorando per capire cosa sia successo, cosa ha mandato in tilt il sistema, cosa abbia provocato il blocco. Al momento non ci sono spiegazioni ufficiali. Qualche utente ha ipotizzato che forse la causa sia legata agli account degli utenti con Google. In un primo momento YouTube funzionava correttamente solo in modalità "in incognito". Secondo Andrea Zapparoli Manzoni, esperto di offensive security e cyber defense, intervistato dall’Ansa ha detto che "L'indisponibilità dei servizi di autenticazione di Google di oggi, che ha causato un blocco durato circa 90 minuti a livello mondiale, potrebbe essere collegato a misure di prevenzione e protezione messe in atto dall'azienda alla luce dell'attacco recentemente scoperto da parte di uno stato verso decine di importanti realtà a livello mondiale ed Usa in particolare" .
Le rassicurazioni di Google
"Intorno alle 13.00 ora italiana, di oggi abbiamo iniziato a riscontrare problemi di accesso con molti dei nostri prodotti. La maggior parte è ora tornata al normale servizio. Stiamo continuando a indagare" ha scritto Google sul suo profilo Twitter ufficiale.
I dipendenti Google rientreranno in ufficio a settembre
Proprio oggi Google ha deciso di utilizzare lo smart working per i propri dipendenti fino a settembre dell’anno prossimo, due mesi in più rispetto alla data che era stata stabilita in un primo momento. Lo ha reso noto il Ceo Sundar Pichai, in una lettera che ha inviato ai dipendenti, secondo quanto riferisce il New York Times. Ma c’è di più, il colosso di Mountain View sta pensando ad una “settimana lavorativa flessibile” per i dipendenti in modo che lavorino in sede tre giorni a settimana, mentre gli altri giorni da casa. L’azienda sta già effettuando dei test e l’intenzione di Google è quella che un sistema del genere possa portare ad una maggiore produttività, ma anche collaborazione e benessere per tutti. Nella lettera scritta Pichai si legge che “Nessuna azienda della nostra grandezza ha mai creato un modello di forza lavoro completamente ibrido, anche se alcune stanno iniziando a sperimentarlo, quindi sarà interessante provare”.