01 luglio 2022, ore 18:29
Nel partito fondato da Beppe Grillo continua il pressing affinché i 5 Stelle escano dalla maggioranza e garantiscano al presidente del Consiglio soltanto un "appoggio esterno", possibile una consultazione on line per decidere la posizione del Movimento
Di fronte ai giornalisti oggi nessuna risposta da parte di Giuseppe Conte sulla fiducia verso Mario Draghi, né sull'eventuale scelta di un appoggio esterno. Tutto insomma rimandato a lunedì pomeriggio e all’appuntamento a Palazzo Chigi, come fissato in una telefonata fra il premier e il capo 5S. Ieri, nella conferenza stampa seguita al Consiglio dei ministri, il presidente del Consiglio aveva ribadito "che il governo non si fa senza 5 Stelle" e che "non si accontenta di un appoggio esterno". Draghi, inoltre, aveva smentito di aver mai chiesto a Beppe Grillo la rimozione dell'ex premier dalla guida dei 5 Stelle, come invece aveva riferito il sociologo Domenico De Masi, vicino al Movimento.
M5S
M5S che oggi sembra vivere una giornata di relativa tranquillità, dopo le tensioni dei giorni scorsi che hanno visto la fuoriuscita di Luigi Di Maio insieme ad una cinquantina di parlamentari. Nella notte, infatti, in Commissione Bilancio alla Camera, i pentastellati hanno incassato un successo politico con l'ampliamento del perimetro di cessione dei crediti fiscali relativi al Superbonus 110%.
Floridia
Ieri, inoltre, la sottosegretaria all'Istruzione Barbara Floridia si è candidata alle primarie del centrosinistra in Sicilia: nei giorni scorsi c'era stata la rinuncia obbligata di Giancarlo Cancelleri, sottosegretario alle Infrastrutture e già candidato alla presidenza della Regione per due volte, per via del limite dei due mandati su cui il garante Beppe Grillo si è dimostrato inamovibile. Sulla candidatura di Floridia è arrivato il pieno appoggio di Conte via social: "Competenza, passione ed amore per la propria terra. Barbara Floridia è la candidata che proponiamo per le primarie in Sicilia. Voltiamo pagina. Amunì!". Messaggio a cui la sottosegretaria risponde così: "Grazie per la fiducia. Insieme al gruppo regionale, ai colleghi e amici tutti lavoreremo per la nostra amata Sicilia e per i siciliani. Adesso serve l'entusiasmo. E noi lo abbiamo”.
Il PD
E mentre i riflettori sono puntati sull'imminente chiarimento tra Draghi e Conte, il segretario del Pd Enrico Letta intensifica gli appelli per il campo largo. L'assist glielo ha fornito il segretario della Cgil Maurizio Landini, che ha raccolto in un'iniziativa romana leader ed esponenti di tutte le forze di centrosinistra, da Azione fino a Rifondazione comunista. Diverse, se non opposte, le ricette offerte dai presenti per contrastare la perdita del potere d'acquisto dei lavoratori e il ritorno dell'inflazione, e prudentemente, Letta non e' andato nello specifico di temi divisivi o delicati, come ad esempio il reddito di cittadinanza (sui quali invece Conte ha tenuto alta la pressione) ma ha evocato il campo largo su una questione attuale e di impatto come quella dello ius scholae. "Un centrosinistra - ha detto - che vuol essere unito se discute delle cose, che vuol vincere le prossime elezioni. Se vogliamo essere minoritari non andiamo da nessuna parte. Siamo davanti - ha proseguito - a uno degli autunni più faticosi degli ultimi anni. Andiamo incontro a un rischio recessione e di crescita del conflitto sociale. Per quello che ci riguarda - ha detto ancora Letta - chiediamo al governo e al resto della maggioranza di fare una riflessione straordinaria sulla necessità di una svolta sociale e di un'agenda sociale, altrimenti, con l'avvicinarsi delle elezioni politiche, ci saranno conseguenze che il nostro paese non riuscirà a gestire e l'impatto politico durerà per i prossimi cinque anni".
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