Governo, avanza l'ipotesi del lockdown light

Governo, avanza l'ipotesi del lockdown light

Governo, avanza l'ipotesi del lockdown light


30 ottobre 2020, ore 19:17

Il presidente del Consiglio e il ministro della Salute sono pronti a chiudere alcune Regioni e altri esercizi dopo quelli sportivi. In arrivo un nuovo dpcm più restrittivo

«Zone rosse» regionali come Lombardia e Campania, chiusure di altre attività oltre a palestre, piscine e centri termali, coprifuoco anticipato: sono questi i progetti principali su cui si lavora in queste ore a Palazzo Chigi con vertici continui e frenetici. Un lavoro che si basa sugli scenari elaborati dall’Istituto superiore di Sanità e sulle valutazioni politiche del governo. La chiusura delle aree più contaminate può essere fatta con ordinanze dei Governatori condivise e controfirmate dal ministro della Salute Roberto Speranza. Per l’eventuale chiusura delle attività è invece necessario un nuovo Dpcm del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

LOCKDOWN 2?

Il premier vuole aspettare la scadenza delle due settimane dal Dpcm del 25 ottobre per valutare gli effetti delle ultime misure adottate, ma molto dipende dalla curva epidemiologica che essendo assai negativa potrebbe costringere il governo ad abbreviare i tempi. Nei piani c’è in pole position il cosiddetto lockdown light: tutto chiuso per un mese, tranne aziende e scuole. Senza escludere, nel caso di un’ulteriore impennata dei contagi, la scelta più estrema di un nuovo lockdown generalizzato e completo, come quello deciso a marzo scorso. Come ha dichiarato lo stesso ministro per gli Affari europei Enzo Amendola: “Se necessario ci assumeremo l’onere, come abbiamo fatto a Primavera. E’ una scelta dolorosa, molto difficile da prendere, che va fatta non sulla base dell'emotività o sul numero di tweet, ma sui dati scientifici e sui pareri autorevoli del Ct, il Comitato Tecnico Scientifico. In fondo è il ruolo della Politica: prendere le decisioni migliori nelle condizioni date”.

LE MOSSE DELLE REGIONI

Intanto alcuni enti locali non aspettano e varano già altre strette. Stop anche alle scuole dell'infanzia in Campania da lunedì prossimo fino al 14 novembre. Lo stabilisce un'ordinanza firmata dal presidente della Regione Vincenzo De Luca. E lo stesso Governatore chiede al governo "scelte coraggiose e misure di livello nazionale perché si sta perdendo tempo. Oggi situazione enormemente aggravata anche per i ritardi del governo. Sia detto col massimo rispetto, mi è capitato di ascoltare qualche comunicazione di esponenti governativi. E ho avuto la sensazione di ascoltare don Ferrante dei Promessi Sposi che di fronte alla peste strologava sugli accidenti e la sostanza e si impegnava in questa sua riflessione. A volte ho la sensazione di ascoltare queste strologherie. Decidere, subito. Perché ogni ora perduta sono migliaia di contagi in più. In una situazione che è enormemente più difficile rispetto a febbraio e marzo". Da parte sua il sindaco di Milano Giuseppe Sala non nasconde che "ci attende un lungo inverno di grande difficoltà" e invita l’esecutivo in caso di lockdown, a "dire a chi subirà le chiusure come verrà aiutato". Il Piemonte e l’Umbria vanno verso la didattica a distanza al 100% alle Superiori. In Valle d’Aosta scatta il coprifuoco dalle 21 alle 5.


Argomenti

  • conte
  • coronavirus
  • covid
  • governo
  • lockdown