Governo, Draghi fa il pompiere: “Nessun rischio, il M5S è parte integrante, no all’appoggio esterno”
Governo, Draghi fa il pompiere: “Nessun rischio, il M5S è parte integrante, no all’appoggio esterno”
30 giugno 2022, ore 19:04
Approvato nel frattempo un nuovo provvedimento contro i rincari energetici, vale tre miliardi, fino a settembre: dentro la conferma dell’iva agevolata sul gas, bonus per i redditi più bassi e l’annullamento delle aliquote sugli oneri generali di sistema
Per ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico, il nuovo provvedimento approvato dal governo annulla le aliquote sugli oneri generali di sistema per le utenze in bassa tensione. E' prevista poi un'ulteriore riduzione per il settore del gas per gli scaglioni di consumo fino a 5mila metri cubi all'anno. Concesso quindi a Gse un prestito di 4 miliardi per l'acquisto di gas naturale finalizzato agli stoccaggi. Ma non basta. Nomine: Rocco Sabelli e Bernardo Mattarella presidente e ad di Invitalia, addio insomma anche in questo caso a Domenico Arcuri. Ma nella conferenza stampa dopo il Cdm spazio soprattutto alle fibrillazioni nella maggioranza.
Draghi
“Sette giorni molto intensi”, dice Mario Draghi, e si riferisce al fronte internazionale – con i vertici di G7 e Nato – ma anche a quello nazionale, con le tensioni interne alla coalizione governativa. “Sono ancora ottimista, il Governo non rischia, perché l’interesse degli italiani è preminente nei legislatori e nelle forze che compongono questo Governo. Il Governo è stato costituito per fare. Ho anche detto durante le consultazioni che questo Governo non si fa senza i 5 stelle e questa resta la mia opinione. M5S ha dato contributi importanti e sono certo che continuerà a darli. Conte ha confermato che non è intenzione dei 5 stelle di uscire dal Governo né di dare l'appoggio esterno. Mi baso su queste rassicurazioni e vado avanti. Il Governo non si accontenta di un appoggio esterno, il contributo è troppo per accontentarsi di questo”. Inoltre "nessuno ha chiesto un rimpasto".
I risultati
“I risultati importanti ottenuti – dice Draghi – sono il merito di questa maggioranza, di saper prendere decisioni con generosità e con l’interesse dell’Italia come bussola. Abbiamo davanti molte sfide, dalla guerra in Ucraina al Pnrr ai rincari energetici alla siccità. Sono convinto che potremo superare queste sfide se sapremo mostrare la stessa convinzione che abbiamo mostrato in questi mesi di governo”. Il premier si dice convinto che provvedimenti come lo ius scholae che non coinvolgono il Governo "non porteranno problemi" di tenuta.
I 5S
Quanto ai 5 stelle, "non entro nelle dinamiche di un partito, io lavoro per gli interessi degli italiani, non capisco perché mi si voglia tirar dentro in questa faccenda, mi è estranea. Sono in contatto con Conte". assicura Draghi parlando dello scontro legato alle confidenze del sociologo De Masi sull'ipotesi di un tentativo del premier di invocare con Grillo un allontanamento di Conte. "Grillo non l'ho sentito. Queste cose non sono vere".
Letta
Intanto "Il governo deve durare fino alla fine della legislatura e soprattutto deve rimanere così": Enrico Letta modifica in parte la 'scaletta' della direzione del Partito democratico, convocata per fare il punto sul risultato positivo ottenuto alle ultime elezioni amministrative, e parla delle fibrillazioni in atto nella maggioranza. "Sosterremo fino alla fine questo governo, non un altro. Se ci fossero traumi, discontinuità, cambiamenti, noi non saremmo più della partita. E credo che serietà e continuità siano necessari in questo momento". Nel suo intervento il leader dem cita lo stop allo ius scholae e i "fatti incomprensibili" registrati ultime ore. "L'atteggiamento di voltafaccia che c'è stato in Parlamento da parte di rappresentanti di gruppi di destra e centrodestra rappresenta una grande sorpresa, così come il legare la discussione in Aula sul provvedimento alla sopravvivenza del governo - dice - Un governo si fa cadere per fatti drammatici, non per evitare che un ragazzo, italiano a tutti gli effetti, abbia la cittadinanza", afferma ancora e promette che sul punto il Pd "non arretrerà di un millimetro" e non "cederà a ricatti". il metodo scelto dalla Lega e da Matteo Salvini, continua, "è incomprensibile perché la questione non ha mai fatto parte dell'agenda di governo e quindi non c'è nessun collegamento da fare con la vita dell'esecutivo". Ol segretario dem rivolge poi un appello a tutte le forze politiche per arrivare all'approvazione del testo e ricorda che gli "italiani sono a favore di questa scelta": "Siamo pronti a discutere cambiamenti. Ma non diamo un'altra volta a questi giovani una speranza che poi verrà frustrata".