Governo, Draghi vara il Decreto Sostegni bis, e boccia sia la tassa di successione sia la flat tax

Governo, Draghi vara il Decreto Sostegni bis, e boccia sia la tassa di successione sia la flat tax

Governo, Draghi vara il Decreto Sostegni bis, e boccia sia la tassa di successione sia la flat tax


20 maggio 2021, ore 18:32

Dal presidente del Consiglio arriva un messaggio perentorio per Enrico Letta (Pd) e uno, altrettanto secco, per Matteo Salvini (Lega). “Non è tempo per politiche restrittive e di chiedere soldi, e sulla riforma fiscale posso dire che la progressività va preservata”

"Un decreto che vuole che l'Italia guardi al futuro ma non lasci indietro nessuno". Così il premier Draghi presenta il sostegni bis approvato in Consiglio dei ministri. Un decreto che vale 40 miliardi, di cui 17 a imprese e professioni, 9 alle imprese per aiuti sul credito, 4 ai lavoratori e alle fasce in difficoltà.


Le misure

 'Ci aspettiamo un balzo dell'economia in questo trimestre, le cifre di crescita saranno riviste al rialzo. Ma per una crescita che sia sostenuta serve il Pnrr', dice il premier. Il blocco dei licenziamenti, per le aziende che chiedono la cassa Covid entro giugno, è prorogato al 28 agosto. Nel testo, anche misure per rendere più facile ai giovani comprare casa. 'Se la situazione pandemica continua a migliorare, mi auguro non ci sarà bisogno di altri decreti di questo tipo quest'anno'.


Il gelo

'Trovo estremamente improprio che si discuta del Capo dello Stato quando è in carica. L'unico autorizzato a parlare del Capo dello Stato è il presidente della Repubblica', è la risposta di Draghi a Salvini che lo candida al Quirinale alla fine del mandato di Mattarella. Il premier taglia corto anche sulla proposta del segretario del Pd Letta di una dote per i 18enni finanziata con l'1% della tassa di successione per i patrimoni milionari. 'Non ne abbiamo parlato. Questo non è il momento di togliere soldi alla gente, ma di darne', dice. Stop anche di Fi: 'Letta si scordi nuove tasse con noi al governo'.


I dettagli

Insomma, dopo il via libera definitivo della Camera al primo decreto legge Sostegni, il provvedimento finanziato con i 32 miliardi dello scostamento di bilancio autorizzato dal Parlamento nel gennaio scorso, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto Sostegni Bis che introduce importanti novità per il Paese: aiuti a famiglie e imprese con attenzione alle filiere industriali più colpite dalle chiusure. Il decreto, lievitato a una settantina di articoli negli ultimi giorni, stanzia 40 miliardi di euro e si concentra in modo particolare sul mondo del lavoro. Durante la conferenza stampa di presentazione il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha definito la misura diversa dal passato «perché guarda al futuro, guarda al Paese che si riapre ma al tempo stesso non lascia indietro nessuno. Assiste e aiuta». Nel dettaglio, come anticipato prima si prevedono 17 miliardi a imprese e professioni, 9 alle imprese per l’accesso al credito, 4 ai lavoratori e alle fasce di popolazione in maggiore difficoltà. Nel provvedimento sono state inserite anche 370 mila nuove partite Iva prima escluse dagli aiuti di Stato.


Il decreto

Nel provvedimento inoltre è disposto che per le aziende che chiedono la cassa integrazione Covid entro giugno, il blocco dei licenziamenti è prorogato al 28 agosto. E sono 15,4 miliardi i ristori a fondo perduto per imprese e partite iva. Poi, salgono a oltre 3 miliardi le risorse per il turismo, 500 milioni ai Comuni in buoni e affitti per le famiglie in difficoltà, aumenta il fondo per ristoranti e bar nei centri storici, e per gli organizzatori di nozze, 20 milioni a parchi tematici, acquari e zoo, 100 mln per Alitalia, infine iter veloce per le assunzioni di docenti.


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