Governo, il Decreto Sostegni in dirittura d’arrivo: nuovi aiuti, in media 3.700 euro, ad imprese e partite Iva

Governo, il Decreto Sostegni in dirittura d’arrivo: nuovi aiuti, in media 3.700 euro, ad imprese e partite Iva

Governo, il Decreto Sostegni in dirittura d’arrivo: nuovi aiuti, in media 3.700 euro, ad imprese e partite Iva


18 marzo 2021, ore 19:00 , agg. alle 11:34

Al via il 30 marzo la piattaforma per gli indennizzi. I pagamenti cominceranno tra l'8 e il 10 aprile, e la conclusione dell'erogazione è fissata in aprile per tutte le domande. Coinvolti pure negozi e bar. Poi, una tantum per gli stagionali e un fondo per la montagna

Un provvedimento da 32 miliardi, con uno spazio da 500 milioni per le modifiche parlamentari. Lo ha annunciato il ministro dell’Economia Daniele Franco durante un nuovo vertice di maggioranza. Il testo del Decreto Sostegni è atteso domani nel Consiglio dei ministri, ma ci sono ancora frizioni sia sulla proroga dello stop ai licenziamenti sia sul nodo delle cartelle esattoriali.

Gli indennizzi

Definito invece lo schema per i ristori. Li aspettano i titolari dei bar, ma anche quelli dei ristoranti, dei negozi e delle palestre. E, più in generale, li aspetta chi ha un’attività. Sono i soldi che il governo si appresta a dare a chi ha dovuto chiudere o seguire le restrizioni anti Covid. Al via il 30 marzo la piattaforma per gli indennizzi. I pagamenti cominceranno tra l'8 e il 10 aprile, e la conclusione dell'erogazione è fissata in aprile per tutte le domande. Aiuti dunque alle imprese fino a 10 milioni di ricavi, 5 fasce, e percentuali dal 60% per le più piccole al 20% per le più grandi. Eppoi, una tantum per gli stagionali per 3 mesi da 2.400 euro complessivi, con una copertura di un miliardo e mezzo di euro. Previsto pure un fondo da 600 milioni per la montagna.


La segreteria di Letta

Intanto, perfetta parità di genere e spazio alle competenze specifiche, con particolare attenzione alla sfida del Piano nazionale di ripresa e resilienza. La segreteria del Partito Democratico varata da Enrico letta ricalca la relazione fatta dal segretario Dem domenica scorsa: "Un partito che lavora per correnti, non funziona", aveva detto il neo segretario. Nell'esecutivo Pd gli esponenti delle varie anime del partito sono presenti, non poteva essere altrimenti, ma sono scelti in base alle proprie competenze e senza l'utilizzo del bilancino. Areadem, corrente maggioritaria che guarda a Dario Franceschini, è presente con Chiara Braga alla Transizione ecologica, un tema che caratterizza tutto il suo curriculum: laureata in pianificazione territoriale, urbanistica ed ambientale, Braga è stata presidente della Commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti ed è tutt'ora componente della commissione Ambiente di Montecitorio. Un membro anche per l'area di minoranza guidata da Lorenzo Guerini e Luca Lotti: è Enrico Borghi, componente del Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica, che si occuperà di Politiche per la Sicurezza al posto di Carmelo Miceli, anche lui vicino a Guerini. All'Istruzione va la ex parlamentare e ricercatrice in storia medievale all'Università di Bologna, Manuela Ghizzoni. In quota Orlando possono annoverarsi Anna Rossomando, che va alla Giustizia e Antonio Misiani, già vice di Gualtieri al Mef, che si occuperà di Economia anche nella segreteria dem. Un membro ciascuno per le aree di Orfini e di Cuperlo, rispettivamente con Chiara Gribaudo alla Missione Giovani e Susanna Cenni, alle politiche agricole. Anche nel caso di Cenni si è cercato di valorizzare i curriculum parlamentare: è stata due volte vice presidente della Commissione Agricoltura e ne è tutt'oggi componente. Vicini al segretario uscente, la portavoce della Conferenza nazionale delle donne democratiche ed ex vicepresidente di Zingaretti alla provincia, Cecilia D'Elia che continuerà ad occuparsi di Parità di genere. Confermato all'Organizzazione Stefano Vaccari.


La novità degli esterni

Ma l'elemento di maggiore novità è rappresentato dagli "esterni" a cominciare dall'ex ct della nazionale azzurra di pallavolo Mauro Berruto, allo Sport. Ai tempi del governo Letta, Berruto era stato scelto dall'attuale segretario Pd per dirigere il progetto "Destinazione Sport", mai decollato per la caduta di quell'esecutivo. Tra le personalità vicine al segretario è da annoverare anche il compositore e assessore al Comune di Milano, Filippo Del Corno che si occuperà delle politiche per la Cultura e il docente esperto di analisi economica del diritto Antonio Nicita a cui è delegato il tema del Piano Nazionale di Ripartenza e Resilienza. Nicita è uno dei maggiori animatori di Sciences Po, la scuola di politica di Parigi di cui è stato direttore Enrico letta, ed è fra i massimi esperti di tecnologia applicata allo Stato, in tutti i suoi aspetti. Di Sviluppo Economico e Piccole Imprese si occuperà un veterano del settore come Cesare Fumagalli, ex segretario nazionale di Confartigianato. Completano la squadra di governo del Pd Lia Quartapelle, deputata e capogruppo del Pd in Commissione Esteri che continuerà a occuparsi di politica internazionale; la ex sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, alla Sanità e l'ex ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia, che avrà la delega alle Autonomie territoriali e Enti Locali. Da formalizzare la nomina del coordinatore, anche se è dato per scontato che sarà affidato a Marco Meloni, da sempre vicino al segretario Enrico letta.

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