Governo, il premier Mario Draghi lancia il nuovo piano e indica l'obbiettivo: 500mila vaccinazioni al giorno

Governo, il premier Mario Draghi lancia il nuovo piano e indica l'obbiettivo: 500mila vaccinazioni al giorno

Governo, il premier Mario Draghi lancia il nuovo piano e indica l'obbiettivo: 500mila vaccinazioni al giorno


Triplicare il ritmo attuale e un nuovo scostamento di bilancio perché i 32 miliardi del Decreto Sostegni non bastano: in visita al centro di Fiumicino il presidente del Consiglio illustra le prossime mosse, assicurando una accelerazione dell'azione dell'esecutivo

Obiettivo 500mila vaccinazioni al giorno, triplicando quindi il ritmo attuale. E un nuovo scostamento di bilancio perché i 32 miliardi del Decreto Sostegni non bastano e sono già stati tutti impegnati. Il premier Mario Draghi in visita al centro vaccinale di Fiumicino illustra le prossime mosse del Governo, assicurando una accelerazione della campagna vaccinale e l’impegno per una rapida produzione in Italia dei vaccini, fermo restando che l’Italia continuerà ad assumere decisioni anche dure nei confronti delle case farmaceutiche che non rispettano gli accordi presi.


L'intervento di Draghi

 “Ad oggi, si vedono già i primi risultati di questa accelerazione” sui vaccini. “Solo nei primi undici giorni di marzo è stato somministrato quasi il 30% di tutte le vaccinazioni fatte fino all’inizio di questo mese: è il doppio della media dei due mesi precedenti. Il ritmo giornaliero attuale è di circa 170.000 somministrazioni al giorno. L’obbiettivo è triplicarlo presto”, ha detto Draghi. “Qualche giorno fa ho ringraziato gli italiani per la loro infinita pazienza. Sono consapevole che le misure di oggi avranno conseguenze sull’istruzione dei figli, sull’economia e sullo stato anche psicologico di noi tutti. Sono necessarie per evitare un peggioramento che renderebbe inevitabili provvedimenti ancora più stringenti. Ma, a queste misure, si accompagna l’azione di governo a sostegno di famiglie e imprese e l’accelerazione della campagna vaccinale, che sola dà speranza di uscita dalla pandemia”, ha detto il premier Mario Draghi in visita al centro vaccinale di Fiumicino. I 32 miliardi saranno impegnati nel decreto Sostegni “ma non basta. Ho intenzione di proporre al Parlamento, in occasione della presentazione del Documento di Economia e Finanza, un nuovo scostamento di bilancio”, ha annunciato.


Il caso Astrazeneca

“Nella giornata di ieri, l’Agenzia Italiana del Farmaco ha bloccato un lotto di vaccini AstraZeneca, dopo la segnalazione di alcuni gravi eventi avversi. È una decisione precauzionale, in linea con quanto fatto in altri Paesi europei, e che dimostra l’efficacia dei sistemi di farmacovigilanza. Il parere dell’Aifa, condiviso dagli scienziati, è che non ci sia alcuna prova che questi eventi siano legati alla somministrazione del vaccino”, ha detto Draghi a proposito dei recenti casi. “L″Ema sta esaminando i casi sospetti, ma ha anche consigliato di proseguire col suo utilizzo”. “Di oggi è la conclusione del primo contratto tra un’azienda italiana e un’azienda titolare di un brevetto. Continueremo a sviluppare la capacità produttiva di vaccini in Italia”, ha poi annunciato il premier. - Sui vaccini, “ad oggi, si vedono già i primi risultati di un’accelerazione. Solo nei primi undici giorni di marzo è stato somministrato quasi il 30% di tutte le vaccinazioni fatte fino all’inizio di questo mese: è il doppio della media dei due mesi precedenti. Abbiamo già ricevuto 7,9 milioni di dosi, ma contiamo su una forte accelerazione nelle prossime settimane, anche a seguito della recente approvazione del vaccino Johnson & Johnson”. “Continueremo a sviluppare la capacità produttiva di vaccini in Italia. L’Unione Europea ha preso degli impegni chiari con le case farmaceutiche e ci aspettiamo che vengano rispettati. In queste settimane abbiamo preso decisioni forti nei confronti delle aziende in ritardo con le consegne. Seguiteremo a farlo, per difendere la salute degli italiani”.


Il nuovo Decreto

Dal 15 marzo scompare la zona gialla, Pasqua in lockdown. È quanto prevede lo schema del decreto che il Consiglio dei ministri ha approvato questa mattina. Sono queste questa due delle principali novità previste dal governo Draghi nel testo che entrerà in vigore a partire da lunedì 15 marzo e avrà efficacia fino al 6 aprile. In tutte le Regioni che sarebbero collocate in zona gialla, dunque, scatteranno i divieti e le restrizioni attualmente previsti in zona arancione. Inoltre, a differenza di quanto è accaduto finora, nelle zone arancioni è prevista un’ulteriore stretta agli spostamenti. Non solo non sarà possibile uscire come già previsto dal proprio comune di residenza, ma all’interno dello stesso gli spostamenti saranno possibili solo per necessità, lavoro e urgenza. Unica deroga, sul scia di quanto previsto nelle festività natalizie, la possibilità di spostamento “verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14”. Deroga che varrà anche nelle zone rosse, ma esclusivamente nei giorni del 3, 4 e 5 aprile, nei quali scatterà un lockdown nazionale in concomitanza con la Pasqua su tutto il territorio nazionale, fatta “eccezione delle Regioni i cui territori si collocano in zona bianca”. Al di là delle festività pasquali, in zona rossa saranno vietati gli spostamenti se non per motivi di necessità, lavoro e urgenza. Sarà inoltre più facile deliberare l’entrata di un territorio nella fascia di rischio più alta. I presidenti delle Regioni potranno deliberarla “nelle province in cui l’incidenza cumulativa dei contagi è superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti” e “nelle aree in cui la circolazione delle varianti determina un alto rischio di diffusività o induce malattia grave”. Data la stretta sulle zone gialle e sugli spostamenti, nel decreto non entra la norma che avrebbe previsto i fine settimana in rosso per tutta Italia, suggerita dal Comitato tecnico scientifico e di cui molto si è ragionato in questi ultimi giorni. Immutato anche il coprifuoco nonostante le ipotesi circolate di anticiparlo di una o due ore, che rimane fissato per le 22. Il Cdm ha contestualmente varato un pacchetto famiglia. Congedi parentali al 50% per chi ha figli sotto i 14 anni e retroattivi dal 1 gennaio, smart working per chi ha figli sotto i 16 anni e bonus baby sitter fino a 100 euro a settimana per autonomi, operatori sanitari e forze dell’ordine.




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