16 febbraio 2023, ore 19:26
Il premier salta sia l'incontro di domani a Roma con la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, sia sabato la missione in Germania. Il Cdm ha varato lo stop totale alla cessione del credito e allo sconto in fattura per i nuovi interventi edilizi
A sorpresa e all'improvviso la premier Giorgia Meloni annulla l'incontro di domani a Roma con la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola e la partecipazione, sabato, alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, in Germania.
La premier
La presidente del Consiglio lunedì scorso aveva avuto un attacco influenzale, che l'aveva costretta a rinunciare prima alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico della scuola dei Carabinieri e martedì all'anniversario dei Patti lateranensi. Ieri Meloni era rientrata a Palazzo Chigi, ma oggi, per motivi di salute, non ha lavorato in ufficio, e ha presieduto il Consiglio di ministri in video-collegamento.
Il Cdm
Il governo dal suo canto nel Cdm ha varato una massiccia restrizione ai bonus edilizi. Dal decreto sul tavolo del consiglio dei ministri è arrivato infatti uno stop totale alla cessione del credito e allo sconto in fattura per i nuovi interventi. Insomma, dall'entrata in vigore del decreto, per i vari interventi edilizi (dalle ristrutturazioni all'efficienza energetica, dalle facciate alle colonnine) "non è consentito l'utilizzo" delle due opzioni previste al posto delle detrazioni fiscali, ovvero cessione e sconto, con l'eccezione gli interventi per cui sia già stata presentata la Cila. Via libera pure al decreto contenente le semplificazioni per il Pnrr e la nuova governance: “Non vogliamo neanche 1 euro perduto”, ha dichiarato in conferenza stampa il vicepremier Antonio Tajani sul Piano di ripresa e resilienza. "Stop ad uno spreco e ad un'ingiustizia", afferma il ministro Giancarlo Giorgetti relativamente al decreto sul superbonus.
Delmastro
Tutto quando il sottosegretario Delmastro, che sarà sentito domani in Procura, è finito nel registro degli indagati, l’inchiesta è quella sulle conversazioni ascoltate in carcere tra l’anarchico Cospito, un paio di boss mafiosi, e alcuni parlamentari PD. Nonostante le dichiarazioni ieri del ministro della Giustizia Nordio sul fatto che il documento in oggetto non fosse «segreto”, secondo l’ipotesi d’accusa della Procura la sua diffusione costituisce comunque una violazione di segreto d’ufficio. Nell’indagine la posizione di Donzelli, l’esponente di Fdi che alla Camera ha divulgato la notizia, rimane quella di persona informata sui fatti. Ma dal centrosinistra si continua a chiedere le dimissioni di entrambi i rappresentati della destra, Fdi dice no: ""Apprendiamo dai giornali che il sottosegretario Delmastro sarebbe indagato per rivelazione del segreto d'ufficio. Con un piccolo particolare: i documenti che avrebbe riportato secondo il ministero della Giustizia non sarebbero secretati, mentre sicuramente è coperta dal segreto l'indagine a suo carico, che invece sta sui giornali. Un bel cortocircuito! Ma tant'è.. andiamo avanti con la certezza che tutto sarà chiarito in tempi brevi per poi continuare con più slancio di prima la nostra lotta a schiena dritta e a volto scoperto alla criminalità organizzata". Lo dichiarano i capigruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei Deputati e al Senato, Tommaso Foti e Lucio Malan.