Governo, Meloni si prepara al Consiglio europeo, la maggioranza chiude l’intesa su balneari e benzinai
Governo, Meloni si prepara al Consiglio europeo, la maggioranza chiude l’intesa su balneari e benzinai
08 febbraio 2023, ore 18:44 , agg. alle 18:54
Il convincimento è che, in vista delle Regionali di domenica e lunedì prossimi in Lombardia e nel Lazio, il centrodestra non si dividerà. Anche perché la coalizione dovrà fronteggiare l'offensiva dell’opposizione sul caso 'Donzelli-Delmastro' e sul dl-Ong
Per il premier Giorgia Meloni ultime ore di preparazione della missione di domani a Bruxelles per il Consiglio europeo straordinario, dedicato ai migranti, alla crisi energetica, agli aiuti per le imprese, e ai soccorsi per il terremoto in Turchia e Siria. Naturalmente si parlerà anche del conflitto ucraino, e a margine del vertice ci sarà un bilaterale fra Meloni e il presidente ucraino Zelensky. Ma al centro della riunione ci saranno soprattutto il tema degli aiuti di Stato e l’immigrazione. "Nell'ultima bozza di conclusioni sono presenti passaggi sulla dimensione esterna dell'Ue, per superare la contrapposizione nella valutazione tra gli arrivi primari e secondari, cercare di avere una visione unica, comprendere bene la differenza che c'è tra profughi e migranti economici, capire che ci sono diversi approcci tra che gestisce il fenomeno migratorio da terra e chi lo deve gestire via mare", ha dichiarato il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Fitto davanti alle commissioni Esteri e Politiche Ue di Camera e Senato.
Il centrodestra
Intanto sulle vicende balneari-carburanti, il centrodestra prova a chiudere i fronti prima delle urne per le Regionali, fissate per domenica e lunedì prossimi. Il governo aveva optato per l'allungamento dei tempi della legge delega sul tema dei balneari per poter continuare l'interlocuzione con l'Europa e avviare il confronto con le associazioni. La categoria ha chiesto a gran voce la proroga delle concessioni in essere, nessuna alternativa, da qui la decisione dell'intera maggioranza di sostenere l'emendamento Gasparri che va in questa direzione. Fdi lo voterà ma - secondo quanto si apprende - non sottoscriverà la proposta di modifica al Milleproroghe di Forza Italia. Una sorta di 'terza via', anche perché buona parte dell'esecutivo, e in primis il presidente del Consiglio Meloni, aveva indicato un'altra strada. L'Europa infatti è stata irremovibile e l'input per avviare le gare a fine anno è arrivato anche con la direttiva del Consiglio di Stato. Governo e maggioranza hanno intrapreso un percorso di ascolto con le associazioni dei balneari, facendo leva sulla spada di Damocle dell'infrazione Ue, poi hanno sciolto il nodo. "Fino all'adozione dei decreti legislativi è fatto divieto agli enti concedenti di procedere all'emanazione dei bandi di assegnazione delle concessioni", si legge nell'emendamento dei relatori che prevede inoltre più tempo - fino a luglio - per l'esercizio della delega prevista dal ddl concorrenza sulla mappatura delle concessioni. E poi, appunto, come integrazione c'è l'emendamento di Forza Italia. "Grazie a un lavoro dei gruppi di maggioranza al Senato, con il governo siamo riusciti finalmente a trovare una sintesi", l'annuncio del partito azzurro. "E' un chiaro segnale - la rivendicazione - in difesa non di privilegi ma di aziende italiane che hanno fatto milioni di investimenti, sono state in molti casi vittime dei danni provocati dal maltempo e rappresentano un fiore all'occhiello dell'economia turistica nazionale". "Il percorso intrapreso, pur non ancora risolutivo, evidenzia la chiara volontà politica di Fdi e delle forze di maggioranza a difesa delle aziende del comparto - ha spiegato Caramanna, deputato e responsabile Turismo di Fratelli d'Italia -. A questo dovrà seguire un'ulteriore fase di interlocuzione con la Commissione Europea con l'obiettivo di arrivare ad una soluzione definitiva dell'annosa vicenda". Meloni - che domani sarà a Bruxelles per il Consiglio europeo - lavorerà fin da subito per arrivare al più presto alla soluzione 'strutturale' invocata qualche settimana fa. Ma il sì di Fdi alla proroga delle concessioni di un anno arriva - a pochi giorni dalle elezioni Regionali - anche per non aprire il fronte con la categoria dei balneari.
I benzinai
Del resto, è già aperto il fronte con i benzinai che, tra l'altro, avrebbero voluto la cancellazione della norma sull'obbligo dei cartelli dei prezzi. Oggi c'è stata un'altra riunione al dicastero delle imprese e del made in Italy, con il ministro Urso che ha annunciato un disegno di legge organico per il riordino del settore. Ma la maggioranza e il governo sono alle prese con il confronto sul dl carburanti in Parlamento, con FI che insiste sul sistema del QRcode per rimandare gli utenti al sito istituzionale e ha detto no ad un periodo di sperimentazione. Bisognerà capire se il partito azzurro andrà fino in fondo in questa battaglia o se, come è possibile, eviterà una frattura nella maggioranza, considerato che per Fdi "i cartelli non si toccano" e che la Lega è su una posizione comunque più morbida. Il convincimento è che il centrodestra non si dividerà in Aula, sia sul dl carburanti a Montecitorio che sul Milleproroghe a palazzo Madama.
L’offensiva
Anche perché la coalizione governativa dovrà fronteggiare l'offensiva delle forze di opposizione sul caso 'Donzelli-Delmastro' e sul dl Ong (sul quale si va verso la questione di fiducia). L'incognita vera è l'atteggiamento che ci sarà sul Mes, considerato che - riferisce un 'big' della maggioranza - dopo le Regionali si andrà alla ratifica, con la premessa che l'Italia non intenderà servirsi di questo strumento. Al momento comunque i fari sono sulle elezioni di domenica e lunedì, con il partito di via della Scrofa che avrebbe rassicurato gli alleati sul fatto che non cambierà nulla nell'azione del governo e della maggioranza anche se Fratelli d'Italia dovesse allargare la forbice dei consensi rispetto a FI e Lega. In attesa di capire se al Consiglio europeo arriveranno passi avanti sul fronte dell'immigrazione, questa mattina il Cipess ha sbloccato oltre mezzo miliardo di euro destinato a opere immediatamente cantierabili, da Nord a Sud.