Governo, Ucraina ma non soltanto: questi i precedenti via libera all’invio di sostegni militari

Governo, Ucraina ma non soltanto: questi i precedenti via libera all’invio di sostegni militari

Governo, Ucraina ma non soltanto: questi i precedenti via libera all’invio di sostegni militari


05 marzo 2022, ore 10:00

Dalla guerra del Golfo, alla Somalia; dalla Bosnia al sostegno ai curdi: sono state diverse le risoluzioni approvate dal Parlamento per deliberare l'aiuto militare all'estero. Ripercorriamo le principali decisioni, con le posizioni assunte dai partiti

L’invio di armi a Kiev ha causato diverse fibrillazioni nella coalizione governativa, ma in realtà la decisione dell’esecutivo di Mario Draghi non costituisce un ‘unicum’. Dalla guerra del Golfo, alla Somalia. Dalla Bosnia al sostegno ai curdi: sono state diverse le risoluzioni approvate dal Parlamento per deliberare il sostegno militare all'estero. Queste le principali, con le posizioni politiche assunte dai partiti.


GUERRA NEL GOLFO

Il 17 gennaio 1991, il Parlamento vota una risoluzione della maggioranza di Governo favorevole a una missione militare italiana nel Golfo diretta a indurre l'Iraq a ritirarsi dal Kuwait. Il Senato approva la risoluzione della maggioranza (Dc, Psi, Pri, Psdi e Pli) più Msi e parte della Sinistra indipendente; contrari Pci, gruppo federalista, parte della Sinistra indipendente e il leghista Umberto Bossi; quattro astensioni. La Camera approva con i voti della maggioranza più Msi e radicali; contrarie opposizioni di sinistra e 12 astensioni. Presidente del Consiglio era Giulio Andreotti.


SOMALIA

Il 10 dicembre 1992, la Camera approva l'invio in Somalia di soldati italiani per partecipare alla missione umanitaria ''Ibis''. Votano a favore Dc, Psi, Pli, Psdi, Msi, Lega Nord e Union Valdotaine; contro Rete e Prc, mentre Pds e Verdi approvano la parte sull'esigenza di un soccorso umanitario e si astengono sulla parte che riguarda l'''approvazione delle comunicazioni del governo''. Il Senato approva con il voto dei partiti di Governo, Lega Nord, e Msi Dn. Il Pds al Senato esprime lo stesso voto dato alla Camera. Presidente del Consiglio è Giuliano Amato.


BOSNIA

Il 15 dicembre 1995, la Camera approva a maggioranza una risoluzione unitaria firmata da rappresentanti di tutti i gruppi, tranne Rifondazione, favorevole alla partecipazione di un contingente militare italiano nella missione Nato in Bosnia per garantire l'applicazione degli accordi di pace di Dayton. Presidente del Consiglio è Lamberto Dini, alla guida di un governo di 'tecnici'.


ALBANIA

Il 17 giugno 1997, la Camera autorizza, con 291 sì, 55 no e dieci astensioni, la partecipazione del contingente militare italiano alla Forza multinazionale di protezione in Albania, missione 'Alba'. Il 19 giugno 1997 l'approva anche il Senato con il voto favorevole di Sd-Ulivo, Verdi, Fi, An e Cdu, l'astensione di Prc (che in aprile aveva avuto un momento di rottura con il governo dell'Ulivo) e il voto contrario della Lega Nord. Presidente del Consiglio è Romano Prodi.


KOSOVO

Il 13 aprile 1999 Camera e Senato approvano la risoluzione della maggioranza sul Kosovo. Al Senato la mozione passa con i voti della maggioranza, compresi i cossighiani, mentre l'opposizione vota contro. Alla Camera la risoluzione viene approvata con l' astensione del Polo della Libertà. La maggioranza, tranne il Pdci, si astiene invece su una parte della risoluzione del Polo. Il Prc abbandona l'aula e non partecipa alla votazione. Presidente del Consiglio è Massimo D'Alema.

AFGHANISTAN

Il 9 ottobre 2001 Camera e Senato approdano ad un voto bipartisan che dà mandato al Governo di sostenere gli Usa nella lotta contro il terrorismo internazionale e per l'intervento militare in Afghanistan. maggioranza e Ulivo non votano però un documento comune. La soluzione individuata è quella di un’astensione incrociata che consente l'approvazione sia del documento del centrodestra, sia di quello dell'Ulivo. Oltre al Prc, votano contro anche Verdi e Pdci che presentano a loro volta una risoluzione. Il 7 novembre 2001 Camera e Senato approvano il dispositivo comune delle mozioni presentate dalla maggioranza e dall'Ulivo per la partecipazione militare italiana all'operazione. In particolare dicono 'no' Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Verdi e sinistra Ds. Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi.


LIBIA

Dal febbraio 2011 è stata prestata un'attenzione notevole al conflitto armato interno scoppiato in Libia. Al riguardo, si ricordano le risoluzioni approvate alla Camera nella seduta del 24 marzo 2011.


IRAQ

Il 20 agosto 2014 le commissioni Esteri e Difesa della Camera approvano la risoluzione che sostiene l'invio di armi ai curdi contro l'Isis. Il sì delle Commissioni giunge con 56 voti favorevoli e 12 contrari.

Argomenti

  • armi
  • Draghi
  • governo
  • Ucraina