12 ottobre 2016, ore 16:06
Nel modulo di ammissione a scuole pubbliche inglesi e gallesi, sconcertanti domande sul nostro Paese. Effetto Brexit?
Se non fosse una cosa teoricamente seria, ci sarebbe da ridere. In un modulo di richiesta di iscrizione a scuole inglesi e gallesi, gli italiani sono stati divisi in 4 categorie: italiani (e sin qui…) italiani siciliani, italiani napoletani e – questa è bellissima – italiani altri. Un quesito incredibile, che denuncia un’ignoranza abissale del nostro paese e della nostra storia unitaria. Se possibile, c’è di peggio: agli studenti stranieri, che volessero iscriversi, viene chiesta la prima lingua e, tenetevi forte, l’etnia. Una superficialità, che, a parti invertite, in Italia avrebbe portato a far cadere qualche ministro. Il nostro ambasciatore a Londra, Pasquale Terracciano, ha scritto una nota ufficiale di protesta, al Ministero degli Esteri di Sua Maestà. E ha aggiunto una perfida nota: "l’Italia – scrive l’ambasciatore – è diventata un Paese unificato il 17 marzo 1861".
ARRIVANO LE SCUSE DI LONDRA
Scuse formali sono attese per le prossime ore. Il Ministro degli Esteri britannico condivide le perplessità italiane sui moduli che distinguono l’origine enitco-linguistica di napoletani e siciliani dagli altri italiani nelle scuole britanniche.L'ambasciatore d’Italia a Londra, Pasquale Terracciano, ha fatto sapere di aver ricevuto una telefonata che preannuncia un messaggio di scuse formali da parte del Governo britannico, dopo la protesta di ieriLondra, nel frattempo ha anticipato che i moduli per l’iscrizione alle scuole saranno corretti, condividendo le perplessità di Roma. Intanto il Foreign Office ha aperto un’indagine sull’accaduto.Il sottosegretario all’istruzione, Davide Fassone, si è detto indignato da italiano ed europeo, trovando inaccettabili gli episodi che si sono verificati in Gran Bretagna
Scuse formali sono attese per le prossime ore. Il Ministro degli Esteri britannico condivide le perplessità italiane sui moduli che distinguono l’origine enitco-linguistica di napoletani e siciliani dagli altri italiani nelle scuole britanniche.L'ambasciatore d’Italia a Londra, Pasquale Terracciano, ha fatto sapere di aver ricevuto una telefonata che preannuncia un messaggio di scuse formali da parte del Governo britannico, dopo la protesta di ieriLondra, nel frattempo ha anticipato che i moduli per l’iscrizione alle scuole saranno corretti, condividendo le perplessità di Roma. Intanto il Foreign Office ha aperto un’indagine sull’accaduto.Il sottosegretario all’istruzione, Davide Fassone, si è detto indignato da italiano ed europeo, trovando inaccettabili gli episodi che si sono verificati in Gran Bretagna