Guerra in Ucraina: Nato, spetta a Kiev decidere quando avviare i negoziati di pace

Guerra in Ucraina: Nato,  spetta a Kiev decidere quando avviare i negoziati di pace

Guerra in Ucraina: Nato, spetta a Kiev decidere quando avviare i negoziati di pace


Zelensky, intanto, proroga la legge marziale fino al 15 novembre

Spetta all'Ucraina decidere quando ci saranno le condizioni per avviare i negoziati di pace. Così il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. "Sono gli ucraini, e solo gli ucraini, che possono decidere quando ci sono le condizioni per i negoziati e che possono decidere al tavolo dei negoziati quale sia una soluzione accettabile", ha sottolineato oggi Stoltenberg, replicando indirettamente alle osservazioni del suo capo di gabinetto, Stian Jenssen, già tornato sui suoi passi, che martedì aveva detto che l'Ucraina potrebbe alla fine cedere territori alla Russia come parte di un accordo per porre fine alla guerra ed entrare nell'Alleanza Atlantica. “ ll messaggio principale della Nato è che sosteniamo l’Ucraina fino alla vittoria del conflitto" ha ribadito Stoltenberg.


Gli Stati baltici sostengono l‘Ucraina

I primi ministri di Estonia, Lettonia e Lituania hanno pubblicato oggi una dichiarazione congiunta nella quale esprimono la loro adesione alla dichiarazione con cui, nel mese di luglio, il G7 ha promesso supporto militare a lungo termine all'Ucraina. "Crediamo fermamente che solo l'adesione alla Nato fornirà all'Ucraina garanzie di sicurezza", si legge nella dichiarazione.


Zelensky proroga la legge marziale 

Zelensky ha prorogato la legge marziale e la mobilitazione generale per altri 90 giorni, ovvero fino al prossimo 15 novembre. Il Presidente ucraino, intanto, questa settimana ha avuto una serie di incontri e conversazioni per accelerare il processo di fornitura a Kiev da parte degli Usa dei caccia F-16. "L'Ucraina riceverà i velivoli quando i suoi piloti avranno terminato l'addestramento". E’ quanto ha dichiarato il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba. "Penso che presto ci saranno buone notizie", ha aggiunto Kuleba.


Il battaglione Azov è tornato al fronte in Ucraina

Il  battaglione Azov è già impegnato in combattimenti, ha fatto sapere questa mattina a Kiev il capo del dipartimento di pianificazione della Guardia Nazionale. I soldati di Azov, ha precisato la stessa fonte, hanno iniziato a svolgere missioni di combattimento nell'area della foresta di Serebryanske, nella regione di Lugansk. I comandanti del battaglione, lo ricordiamo,  sono rientrati l'8 luglio in Ucraina dopo la prigionia in Russia e 300 giorni trascorsi in Turchia, in base agli accordi dello scambio di prigionieri con Mosca.



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