i dati sul monitoraggio del covid, scende leggermente l'Rt nazionale, a 1,13, incidenza a 241 casi ogni 100 mila abitanti
17 dicembre 2021, ore 11:45 , agg. alle 13:30
Secondo i dati dell'Istituto superiore di sanità, cresce il tasso di occupazione dei reparti ordinari e delle terapie intensive da parte dei pazienti covid. Liguria, Marche, Veneto e la provincia autonoma di Trento dovrebbero andare in giallo da lunedì mentre sono 15.046 i bambini tra i 5 e gli 11 anni che hanno ricevuto la prima dose del vaccino
Gli ultimi dati dell’Istituto superiore di sanità confermano l’andamento crescente dell’epidemia covid in Italia. A partire dall’incidenza che, nella settimana tra il 10 e il 16 dicembre, è arrivata a 241 casi ogni 100 mila abitanti, rispetto ai 176 dei sette giorni precedenti. Scende lievemente l'indice Rt nazionale: nel periodo 24 novembre -7 dicembre, il dato medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,13 , contro l’1,18 della settimana prima, ma comunque al di sopra della soglia epidemica.
Alcune regioni verso la fascia gialla
Non arrivano buoni dati dagli ospedali , dove il tasso di occupazione medio dei pazienti covid in terapia intensiva è al 9,6 contro l'8,5% precedente. Nei reparti ordinari sale al 12,1% il livello di occupazione contro il 10,6% rilevato il 9 dicembre. Dunque, in entrambi i casi non siamo lontani dalle soglie di allerta, fissate al 10% per le intensive e al 15% per i reparti. Sono però nove le regioni e le province autonome che superano questi indici: per le terapie ad alta intensità sono Calabria (11,8%), Emilia Romagna (11,9%), Friuli Venezia Giulia (18,3%),Liguria (13,7%), Marche (16,7%),Molise (10,3%), Provincia autonoma di Bolzano (18%), provincia autonoma di Trento (21,1%), Veneto (15%); per i reparti di area medica Calabria (20,8%), Friuli Venezia Giulia (22,6%), Liguria (17,9%), Marche (15,6%), Provincia autonoma di Bolzano (16%), Provincia autonoma di Trento (17,6%), Valle d'Aosta (18,2%) e Veneto (16%). In questa situazione, sono Liguria, Marche, Veneto e la provincia autonoma di Trento a rischiare il cambio di colore nella settimana che porta al Natale
La campagna di vaccinazione 5-11 anni
Corre la campagna di vaccinazione per i bambini nella fascia d’età tra i 5 e gli 11 anni, il giorno dopo l’avvio delle somministrazioni in tutta Italia. Sono 15.046 i bambini che hanno ricevuto la prima dose, corrispondente allo 0,41% della popolazione vaccinabile di quell'età, mentre sono 104.135 i bambini che hanno contratto il virus e che sono guariti. Intanto, questa mattina il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa , ha annunciato che il via libera all’immunizzazione degli under 5 potrebbe giungere tra marzo e aprile del 2022. Per i genitori arrivano rassicurazioni dal meeting dell'Advisory Committee on Immunization Practices (Acip) dei CDC americani secondo il quale, su 7.141.428 dosi somministrate, sono state rilevate solo 8 miocarditi, uno degli effetti collaterali più temuti. Nel complesso, il rapporto ha riportato sintomi lievi (febbricola, mal di testa, nausea o vomito), che insorgono nella maggior parte dei casi il giorno stesso della vaccinazione e più spesso dopo la seconda dose. Meno di 1 bambino su 10 ha disturbi tali da non dover andare a scuola il giorno seguente e circa l'1% ha dovuto rivolgersi al proprio medico