I libri più interessanti della settimana, tra “Mickey7”, “Diablo mesa”, “C’era la luna” e “Due brave sorelle”

I libri più interessanti della settimana, tra “Mickey7”, “Diablo mesa”, “C’era la luna” e “Due brave sorelle”
16 marzo 2025, ore 09:00
Complotti e investigazioni al cardiopalma, ma anche domande relative la morale e riflessioni storico-culturali: contenuti come sempre variegati tra le tematiche dei libri messi sotto la lente questa settimana
Torna il nostro appuntamento con la parentesi domenicale dedicata al mondo dell’editoria. Il frangente in cui proviamo a districarci tra le numerose uscite che affollano gli scaffali delle librerie. Tante le storie che meriterebbero di essere menzionate, e parecchie sono quelle che finiscono sotto la nostra lente d’ingrandimento.
Come avvenuto nelle scorse settimane con “So cosa hai fatto”, “Preziosi indizi tra i libri antichi”, "Clementina" e “Avete presente l’amore?”, o ancora “House of Ash and Shadow”, “Invisibile”, “Ti ricordi di Sarah Leroy?” e “L’angelo di Pietra”.
Quantità e qualità in racconti che vanno in tante direzioni diverse, in termini di narrativa e genere di riferimento. Tra i libri più interessanti della settimana questa volta troviamo:
- Mickey7, di Edward Ashton
- Diablo Mesa, di Douglas Preston e Lincoln Child
- C’era la luna, di Serena Dandini
- Due brave sorelle, di Jean Potts
MICKEY7, LA FANTASCIENZA SI DIVIDE TRA CINEMA E LIBRERIE
Con il primo volume dei libri più interessanti della settimana ci concentriamo su un racconto originariamente pubblicato nel 2022. E che arriva in Italia grazie a Fanucci Editore, in concomitanza con la sua trasposizione cinematografica scritta, diretta e co-prodotta da Bong Joon-ho, con Robert Pattinson nei panni del protagonista. Parliamo di “Mickey7” di Edward Ashton, un romanzo dalle tinte fantascientifiche che spinge a riflessioni importanti.
Protagonista è il Mickey7 che da il nome al volume. Un soggetto che, per la natura delle sue missioni (e la sua capacità di “tornare in vita”) è definito sacrificabile, praticamente usa-e-getta. Essendo parte di una spedizione con l’obbiettivo di colonizzare il pianeta ghiacciato di Niflheim, a lui spettano i compiti più insidiosi. Che spesso ne comportano la morte. Non un problema insormontabile, considerando la possibilità di generare un nuovo corpo (da qui la numerazione) che conserva intatti i ricordi del soggetto.
Un plot narrativo già di per sé intrigante, che innesca una serie di imprevisti. Il più importante quando Mickey7, durante una missione, è dato per morto. Si trova così a fare i conti con la presenza di un suo sostituto (Mickey8) già pronto a prenderne il posto: qualcosa che non dovrebbe accadere, con la compresenza dei due che rischia di innescare problematiche importanti.
L’incipit perfetto per una storia che, tra momenti divertenti, spinge a riflettere proprio sul concetto di sacrificabilità. Ancora una volta la fantascienza si riscopre centrale sotto numerosi punti di vista all’interno del panorama editoriale.
DIABLO MESA, TRA TESI COSPIRAZIONISTICHE FANTASTICHE E COMPLOTTI SEGRETI PIÙ CHE CONCRETI
Possiamo dire di “restare nei paraggi” per argomentazioni trattate anche con il secondo dei libri più interessanti di questa settimana. Per quanto l’incipit iniziale lasci poi spazio alle dovute differenze del caso. Protagonista di questa parentesi “Diablo Mesa” di Douglas Preston e Lincoln Child, edito in Italia da Rizzoli. Terzo libro della serie con protagonista Nora Kelly.
Si parte fondamentalmente da un concetto particolarmente caro ai complottisti: il fatto che a Roswell, nel New Mexico, ci sia stato effettivamente il vociferato sbarco (o schianto) degli extraterrestri. Storie d’altri tempi, considerando che si parla del 1947. Ma sono storie che evidentemente motivino ancora oggi facoltosi uomini d’affari come Lucas Tappan, fondatore di una compagnia spaziale privata che vuole investire sforzi e risorse economiche per svelare quello che potenzialmente potrebbe essere il più grande tentativo di insabbiamento della storia degli Stati Uniti.
Un compito di cui viene investita l’archeologa Nora Kelly, che durante gli scavi si trova dinanzi due cadaveri. Corpi che con l’ausilio dell’agente dell’FBI Corrie Swanson, vengono inquadrati come vittime di omicidio, considerando la causa del decesso. Un colpo alla nuca, con l’uso successivo di acido utile a sfigurarle e a mascherarne così la vera identità. Ma chi erano? E perché tanto accanimento per occultarne i corpi?
Domande che innescheranno un’indagine ad altissimo rischio, con meccanismi pericolosi che si metteranno in moto per evitare che si giunga al bandolo della matassa. Un racconto al cardiopalma che garantisce un grandissimo coinvolgimento per il lettore, tra misteri, colpi di scena e una giusta dose d’azione a mixare il tutto.
C’ERA LA LUNA, STORIE DI RIBELLIONE E DI CRESCITA DAGLI ANNI ‘60
Torniamo su suolo patrio e su argomenti dal forte impatto sociale con “C’era la luna” di Serena Dandini, pubblicato da Einaudi. Un tuffo nel passato di diversi decenni, che ci mette a confronto con tematiche dal respiro sempre attuale.
Siamo nel 1967, momento di grandi fermenti. A Roma la protagonista del romanzo, Sara Mei, è una giovane appena approdata al ginnasio, ma che già si proietta verso il futuro. Mostra la fretta di crescere tipica di quell’età, quando ogni cosa sembra andare stretta. E dove si sente la perenne necessità di progredire, apparendo più grandi di quanto la carta d’identità non dica. Ed ecco che le compagnie che risultano “giuste” in tale ottica portano a operare invece scelte che segnano e insegnano.
Una società che non accettava mezze misure, dove virtù e dannazione erano gli estremi verso cui propendeva l’ago della bilancia, a seconda delle proprie decisioni. Ecco che quindi chi cerca di ribellarsi – in un periodo storico di grandi ribellioni – dava il là ai grandi cambiamenti di cui ancora oggi sentiamo il riverbero. Erano anni in cui, per la protagonista, una delle grandi ambizioni personali poteva essere quella di trovare un “buon partito” e dar vita a un matrimonio felice.
Un racconto che parla di emancipazione femminile in un periodo storico dove si assisteva a grandi progressi tecnologici – come l’uomo che sbarcava sulla Luna - ma con il mondo che ancora risultava essere “sordo” ad alcuni discorsi.
DUE BRAVE SORELLE, PENSARE DI FARE QUALCOSA TI RENDE AUTOMATICAMENTE COLPEVOLE?
Chiudiamo la nostra rubrica dedicata ai libri più interessanti della settimana con una riproposizione letteraria che giunge da un passato lontano, appannaggio di tutte le nuove generazioni di lettori. “Due brave sorelle” di Jean Potts, pubblicato da Edizioni Le Assassine, torna sugli scaffali dopo la prima pubblicazione originale datata 1961.
Protagoniste del racconto Marcia e Lucy, due sorelle di New York che devono fare quotidianamente i conti con un padre (medico) dai modi tirannici. Un compromesso che sono disposte ad accettare pur di continuare a fruire della sicurezza economica che permette loro di vivere in maniera tutto sommato agiata. Tutto questo almeno finché non scoprono che il padre progetta di sposare la sua infermiera: un evento che rischia di travolgere la tranquillità delle due donne.
Si mette in moto un meccanismo dai risvolti inaspettati, dove ogni progetto è posizionato narrativamente lì solo per poter andare a monte. E dove ogni evento rischia di ingarbugliare ancor di più la narrazione, che così gode di un pathos magnetico. Tra sensi di colpa sostanzialmente immotivati e domande importanti sul relativi alla morale.