Di settimana in settimana, la classifica dei libri più venduti nel nostro paese cambia raramente i propri connotati. A stagnare non solo solamente i titoli, che oscillano tra le varie zone della classifica per lunghi periodi, ma anche e soprattutto i generi letterari. Insomma, entrando in libreria è difficile rimanere sorpresi dalla scaffalatura dei nostri titoli da battaglia. Quest’anno si può dire più o meno lo stesso, tranne che per un dato: si è imposta prepotentemente una categoria – se così possiamo definirla – di titoli best seller, quella dei “consigliati dal booktok”.
TOP 5
Per analizzare i dati, bisogna prima esporli. Vediamo quindi la top 5 dei libri più venduti in questa prima metà dell’anno: in quinta posizione il long seller di Marsilio La canzone di Achille di Madeline Miller, retelling del mito di Achille e Patroclo che ha dato il via a una vera febbre editoriale, facendo comparire retelling in tutte le salse. Quarta posizione per un altro evergreen: Gianrico Carofiglio con Rancore, giallo pubblicato per Einaudi Stile Libero.
In terza posizione la letteratura straniera, nella sua veste più mainstream, con l’ultima pubblicazione della sudamericana Isabel Allende. Violeta è un romanzo che intreccia storia personale e storia comune nella figura di una ragazza sulla via di diventare pienamente adulta, che farà dei diritti delle donne la sua lotta perpetua. Feltrinelli può contare sul successo consolidato di Allende per assicurarsi un posto nella valigia degli italiani in vacanza.
Seconda posizione per un altro giallo italiano, non a caso pubblicato da Sellerio, casa editrice che ha rappresentato il giallista italiano per eccellenza, Andrea Camilleri. Antonio Manzini con Le ossa parlano racconta quella che in sinossi è definita “l’indagine forse più crudele di Rocco Schiavone”.
Eccoci giunti alla testa della classifica, dove troneggia un nome noto ai frequentatori del web: Erin Doom, autrice italiana sotto pseudonimo, ha ottenuto un successo smisurato grazie a TikTok a colpi di repost, il suo romanzo d’esordio, Il fabbricante di lacrime, è diventato virale. Questo teen romance, adatto a un pubblico decisamente giovane, pubblicato nel maggio 2021, è il libro più letto del 2022 fino a questo momento.
È d’obbligo menzionare rapidamente alcuni titoli della top 10 particolarmente significativi in termini di vendite: in ottava posizione abbiamo di nuovo Erin Doom, con il suo Nel modo in cui cade la neve, sempre per Salani. Nota a margine interessante per capire il potere dei social: Erin Doom ha esordito sulla piattaforma di social reading più famosa la mondo, Wattpad. Nel modo in cui cade la neve è essenzialmente un teen romance. Nella trama rievoca per certi aspetti il romanzo d’esordio dell’autrice, che domina la classifica e continua a imperversare sui social. Altre due menzioni d’onore: Settimo gradino per un altro caso editoriale che ha infuocato i social, It ends with us. Siamo noi a dire basta di Colleen Hoover, altro romanzo young adult a tinte romantiche. La trama si concentra sul tema delle relazioni tossiche e della violenza domestica.
Sesta posizione occupata dal romanzo dei “primi” caldi: Il caso Alaska Sanders, edito dalla casa editrice La Nave di Teseo, è l’ultimo thriller di Joël Dicker. Un perfetto librone da sdraio, scorrevole e accattivante. Nel romanzo ricompare Marcus Goldman, il personaggio più fortunato di Dicker, protagonista del best seller La verità sul caso Harry Quebert. Fu proprio questo libro a far guadagnare a Dicker la notorietà nel lontano 2012. Il caso Alaska Sanders è tra i romanzi più letti dell’estate.
COME STA L’EDITORIA ITALIANA?
In Italia, si sa, si legge poco. Eppure qualche dato positivo abbiamo avuto modo di vederlo negli ultimi due anni: con la complicità della pandemia, molti hanno riscoperto un piacere tristemente dimenticato. Secondo i dati Istat rilasciati in occasione della Giornata nazionale per la promozione della lettura 2022, dopo il picco del 2020 si è vista un’altra leggera flessione, ma in compenso chi leggeva lo fa ora più di prima. Il mercato nazionale si concentrerebbe dunque nelle mani dei lettori forti. Insomma, pochi ma buoni. E nonostante siano calati i numeri tra gli adolescenti lettori, guardando alla classifica generale delle vendite è abbastanza evidente che la fascia portante di questo mercato rimane piuttosto giovane: non a caso, metà della classifica è occupata da titoli adatti a una precisa fascia d’età, resi virali proprio dai frequentatori dei social dedicati ai libri (booktok, ma anche bookstagram e booktube). I numeri fatti da alcune case editrici grazie alla spinta del passaparola sono davvero sorprendenti visto il panorama generale, e questo restituisce speranza a un settore in continuo aggiornamento, nonché in continua difficoltà: la realtà editoriale non può più ignorare il lavoro digitale e la rilevanza dei content creators, dei blogger e degli streamer, che dedicano i loro canali alla discussione e promozione di libri. Vero è che anche questa potenza social ha i suoi limiti: se TikTok regna incontrastato per quanto riguarda la capacità di influenzare le scelte degli utenti, la proposta presente su questo social è abbastanza ristretta e fortemente targettizzata (girano più o meno sempre gli stessi titoli, diretti a un pubblico adolescente o poco più grande). Per di più, la rapidità di TikTok mal si adatta al bisogno di approfondire e argomentare, come di certo avviene con maggiore fluidità in piattaforme più “di nicchia” come bookstagram e booktube, che pure fanno numeri importanti.
D’altra parte, non è una novità la natura abitudinaria dei lettori più adulti, che si attardano nella confort zone del giallo-thriller italiano, rifiutando letture più audaci. Eppure, di interessanti pubblicazioni ce ne sono state parecchie, di recente.
Nel complesso, la classifica delle vendite di questa prima metà anno rispecchia perfettamente la nostra Italia da un punto di vista culturale: molta letteratura di consumo e di intrattenimento, poca curiosità e poca ricerca qualitativa. In un paese mangiato dall’analfabetismo funzionale, possiamo accontentarci di vedere i numeri salire, ma per un cesello qualitativo dovremo forse aspettare un po’ di più.