I Neanderthal estinti per un bombardamento di raggi Uv

I Neanderthal estinti per un bombardamento di raggi Uv

I Neanderthal estinti per un bombardamento di raggi Uv


30 maggio 2019, ore 08:00

E' quanto riportato da una ricerca italiana che riscrive una pagina della preistoria

Una tempesta di eventi 'perfetta' avrebbe fatto estinguere i Neanderthal: un bombardamento di raggi Uv, causato dal cambiamento del campo magnetico terrestre, combinato a una variante genetica 'fatale', che li rendeva molto sensibili proprio a queste radiazioni. Lo sostiene una ricerca pubblicata sulla rivista Reviews of Geophysics, la ricerca e' stata condotta da Luigi Vigliotti, dell'Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ismar) a Bologna, e Jim Channell, dell'universita' della Florida a Gainesville. L'estinzione dei cugini dei nostri antenati Sapiens, avvenuta 40.000 anni fa, è un autentico 'giallo' della preistoria. Sono molte le ipotesi che hanno tentato di spiegarla: si è pensato a eventi catastrofici, come cambiamenti climatici, o a una 'inferiorità tecnologica' di questi uomini rispetto ai nostri antenati Sapiens. Ma non sono mai state trovate prove sufficienti a confermarle. Luigi Vigliotti, esperto di paleomagnetismo (lo studio del campo magnetico antico) ha raccontato di aver "notato che l'estinzione dei Neanderthal, avvenuta 40 mila anni fa, coincide con un periodo nel quale l'intensità del campo magnetico terrestre ha subito un crollo". Così si è chiesto: "c'è una relazione tra i due eventi? o è un caso?". Per scoprirlo, il ricercatore ha analizzato con il collega americano oltre 200 articoli scientifici, di medicina, biologia e genetica, arrivando alla conclusione che c'è davvero un collegamento. Questo perché il campo magnetico funziona come schermo di protezione contro i raggi ultravioletti (Uv) provenienti dal cosmo. A causa del suo indebolimento, circa 40 mila anni fa, ci fu un aumento dei raggi Uv, che sarebbe stato fatale ai Neanderthal. Questi uomini possedevano una variante del gene chiamato AhR (recettore arilico) che li rendeva molto sensibili a queste radiazioni. In pratica, ha concluso Vigliotti, "i raggi Uv colpivano il recettore, generando una reazione che ha scatenato uno stress ossidativo nell'organismo dei Neanderthal".